L'Antitrust giudica positivamente il Dl del Governo sui mutui che «prevedendo un diritto alla rinegoziazione a condizioni predeterminate, viene incontro a quei mutuatari oggettivamente esposti a situazione difficilmente sostenibili». Tuttavia, scrive il Garante in una segnalazione a Governo e Parlamento, occorre che le banche possano autonomamente adottare condizioni migliori, che sia garantita la portabilità a costo zero e la trasparenza delle condizioni. È questo il nuovo monito indirizzato agli Istituti di credito che arriva dall'Autoritá Garante della Concorrenza e del Mercato, guidata da Antonio Catricala, contenuto in una segnalazione inviata a Governo e Parlamento.
«Il decreto legge sui mutui, prevedendo un diritto alla rinegoziazione a condizioni predeterminate, viene incontro a quei mutuatari oggettivamente esposti a situazioni difficilmente sostenibili. Occorre tuttavia che le banche possano autonomamente adottare condizioni migliori per la clientela e che sia garantita definitivamente la portabilità a costo zero», si legge.
L'Autoritá, infatti, sottolinea che «negli ultimi due anni l'incremento del costo del denaro ha determinato aumenti nelle rate indicizzate, a seconda della durata e ammontare del mutuo, anche del 20 per cento». Il decreto, dunque, «viene incontro ad un'esigenza reale». Ma perché generi effetti positivi, «senza disincentivare la competizione, vanno però salvaguardati, per l'Authority, tre requisiti essenziali.
La prima è quella di prevedere condizioni migliorative: per l'Autoritá infatti, «è importante che le singole banche e gli intermediari finanziari aderenti alla Convenzione possano autonomamente adottare condizioni e/o strategie commerciali migliori per la clientela, evitando di rendere omogenee le strategie dal lato dell'offerta, eliminando in questo modo ogni incentivo a competere».
La seconda è quella di garantire la portabilità: «Per mantenere gli stimoli concorrenziali, legati al confronto tra più offerte, è cruciale garantire la surrogazione del mutuo a costo zero, anche per quanto riguarda i costi dei servizi notarili». Secondo l'Autoritá invece allo stato attuale »il processo di portabilitá appare ancora eccessivamente vischioso». La terza, infine, è quella di assicurare la trasparenza delle condizioni: secondo l'Autoritá il mutuatario deve essere messo nella condizione di valutare gli effetti della rinegoziazione, tenendo conto non solo dell'abbattimento della rata ma anche del maggior costo legato all'allungamento del prestito iniziale e dei rischi legati alle diverse possibili evoluzioni dei tassi di interesse. Per l'Autoritá «è fondamentale che vengano redatti fogli informativi sintetici, con le stime dei costi e dei vantaggi attesi in base, ad esempio, ad ipotesi alternative sull'andamento dei tassi e sull'allungamento del finanziamento. Solo in base ad informazioni chiare ed esaurienti il cliente può decidere se cercare soluzioni alternative con la surrogazione del mutuo presso altre banche concorrenti, innescando così positive spinte competitive».