LONDRA - La crisi del settore mutui in Gran Bretagna si sta aggravando: il monito lanciato lunedì 2 giugno, da Bradford & Bingley, una piccola società di credito ipotecario, ha causato allarme in tutto il comparto bancario e sta pesando negativamente sui titoli del settore in tutta Europa.
Bradford & Bingley (B&B) ha lanciato un allarme utili stamattina, annunciando una perdita per i primi quattro mesi del 2008, ma soprattutto dipingendo il futuro a fosche tinte, a causa del "credit crunch" e dell'aumento sia dei costi che degli arretrati nei pagamenti. B&B, che il mese scorso aveva già deciso un aumento di capitale, è stata costretta a ridurre il prezzo di vendita delle nuove azioni per convincere Texas Pacific, il colosso americano del private equity, ad acquistare una quota del 23% della società per 179 milioni di sterline.
Per Texas Pacific, che diventa così il maggiore azionista di B&B, si tratta del primo investimento nel settore bancario britannico. Oltre a essere una vera e propria ciambella di salvataggio per la società britannica, la decisione del gruppo americano di investire secondo gli analisti dimostra una certa fiducia nelle prospettive del settore nonostante la crisi attuale. Intanto però gli ultimi dati ufficiali dimostrano che il numero di nuovi mutui approvati è sceso ulteriormente in aprile toccando un record storico negativo. B&B ha sottolineato che non ci sono problemi strutturali nel business ma si tratta solo di condizioni di mercato difficili, che resteranno tali almeno per i prossimi mesi. La societa', specializzata nella concessione di mutui buy-to-let, concessi a chi acquista per affittare, ha detto che nei primi mesi di quest'anno c'e' stato un brusco aumento degli arretrati non pagati per tre mesi e oltre.
B&B, il cui chief executive Steven Bradshaw ha rassegnato le dimissioni domenica 1° giugno, ha ridotto il prezzo delle nuove azioni emesse da 82p a 55p e conta di raccogliere 400 milioni di sterline invece dei 300 milioni previsti. Il titolo della società, che era già precipitato del 60% da quando aveva annunciato l'aumento di capitale in maggio, lunedì è crollato di un ulteriore 32% toccando il record negativo di 60p e provocando un effetto domino sui titoli bancari europei. Alla Borsa di Londra i titoli di Royal Bank of Scotland e Hbos, due banche che hanno anch'esse annunciato maxi-aumenti di capitale, sono scesi rispettivamente del 2,4% e dell'8,5 per cento.