Telefonica non ha intenzione di prendere il controllo di Telecom Italia. In un'intervista concessa al Financial Times, César Alierta, presidente della multinazionale spagnola ha delineato i suoi piani di sviluppo, nei quali sembra per ora non rientrare un aumento nell'azionariato di Telecom. Alierta dichiara infatti di essere soddisfatto dell'attuale 10% e di voler sostenere gli sforzi del management per aumentare la redditività dell'impresa italiana. Il presidente della compagnia spagnola si dichiara inoltre «felice» del piano industriale triennale presentato da Franco Bernabè. Dalle parole di Alierta sembra emergere una sola via per lo sviluppo del gruppo: la crescita organica. Telefonica, il cui titolo ieri ha chiuso in calo dell'1,30%, non sembra interessata né a TeliaSonera, néaKpn, la compagnia di telecomunicazioni olandese con cui Madrid ha avuto in passato parecchi contatti. La multinazionale spagnola continua invece a crescere in America Latina dove negli ultimi dieci anni è riuscita a costruirsi un ruolo da leader. Per Alierta le mosse di Deutsche Telekom ediFrance Telecom, così come i contatti per la fusione fra l'indiana Reliance Communications
e la sudafricana Mtn, indicano che i concorrenti stanno seguendo la strategia di Telefonica di ottenere economie di scala attraverso accordi. Il prossimo accordo per Cesar Alierta sarà invece in Cina, dove la multinazionale spagnola vuole salire al 10% di China Unicom, il secondo operatore di telefonia mobile del Paese, che si unirà con la connazionale China Netcom, operatore della telefonia fissa.
Alierta punta a raggiungere il 3% del nuovo gruppo e a diventarne il partner strategico. L'obiettivo è mettere a disposizione del ricco mercato cinese l'esperienza della compagnia spagnola nell'integrazione fisso-mobile.