ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

Un'occasione persa per riorganizzare gli aiuti

di Isabella Bufacchi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
6 giugno 2008

La fame nel mondo, i cambiamenti climatici, i biocarburanti, il protezionismo, la speculazione, il braccio di ferro tra importatori ed esportatori: l'agenda del vertice romano è stata talmente pesante da non consentire fuoriprogramma oltre il colpo di scena in chiusura con le riserve di Argentina, Cuba, Venezuela, e anche Ecuador, Bolivia e Nicaragua. Tanto che lo spinoso nodo della ristrutturazione della Fao, rimasta a mezz'aria dopo le raccomandazioni del rapporto indipendente ed esterno stilato lo scorso autunno, non è andato al di là del brusìo da corridoio.
Non è però passato inosservato, almeno agli occhi degli addetti ai lavori, uno strappo al protocollo: nella giornata di apertura solo il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha letto un discorso. I numeri uno di Banca mondiale, Ifad e World food programme (Wfp) hanno inviato un testo scritto: ufficialmente per risparmiare minuti preziosi. Ma così Diouf ha preso in mano le redini del summit.
Le organizzazioni Onu che lavorano a tempo pieno per ridurre o arginare il problema della fame nel mondo restano tre. Oltre ai 1.600 dirigenti e 2.000 impiegati della Fao, che fornisce strategie, progetti, consulenze, ricerche e statistiche quali indispensabili presupposti per le scelte politiche governative degli Stati membri, Wfp e Ifad svolgono compiti altrettanto essenziali: la prima distribuisce cibo a chi non lo ha e agisce con interventi mirati sulle emergenze alimentari (soprattutto dopo catastrofi naturali), mentre la seconda è una banca e dunque un braccio finanziario per sostenere e incentivare lo sviluppo dell'agricoltura nei Paesi più poveri. Non da ultimo, c'è la Banca mondiale (World Bank), un gigantesco polmone finanziario per aiuti umanitari che si occupa anche di fame nel mondo.
Il raccordo e la collaborazione stretta tra le tre agenzie Onu è fondamentale per affilare l'efficacia degli interventi per la sicurezza alimentare e la lotta alla malnutrizione. E Diouf è consapevole del fatto che proprio questo lavoro di squadra gli consentirà in futuro di raccogliere qualche consenso (e contributo) dagli Stati membri. Una questione tuttavia resta aperta dopo la tre-giorni romana: a chi affidare fondi extra per contrastare la fame nel mondo e per far cosa.
Gli Stati membri più lontani dalla sfera d'influenza americana, per esempio, sopportano male l'asse statunitense che sembra essersi creato tra Josette Sheeran, direttore esecutivo del World food programme (Pam - Programma alimentare mondiale) e il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick: entrambi sono filo-repubblicani e hanno prestato servizio nell'Amministrazione Bush agli inizi del 2000 (Sheeran come sottosegretario all'economia, Zoellick come vice segretario di Stato). Non ha sorpreso l'appello a una nuova iniezione finanziaria al Wfp lanciato dal numero uno della Banca mondiale durante il vertice Fao. Diouf invece è sostenuto soprattutto dal G77 formato dai Paesi in via di sviluppo: il budget preventivo Fao 2008 non è piaciuto a Usa, Svizzera e Giappone. Infine Lennart Bäge, presidente dell'Ifad, è uno svedese con un aplomb tutto britannico.
Il vertice di Roma avrebbe potuto spingersi oltre con una risoluzione che, stanziando nuovi fondi per la lotta alla fame, avrebbe potuto incanalarli in un raccordo tra Fao, Ifad, Wfp e Banca mondiale. Le ipotesi allo studio suggeriscono di oliare i meccanismi finanziari: oltre a Banca mondiale e Ifad vanno coordinati gli interventi con le banche regionali (numerosissime, come Inter-American development bank) e gli aiuti bilaterali di Stati membri.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.