ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

Trichet: «L'inflazione resterà elevata, si avvicina il rialzo dei tassi»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
25 giugno 2008
Jean Claude Trichet (Reuters)
VIDEOFORUM
Mutui, Euribor e tasso di sconto: quali sono le relazioni?

Il tasso di inflazione nell'Eurozona resterà elevato per tutto il 2008 e solo nel 2009 tenderà gradualmente a diminuire. Per questo, il 3 luglio, la Bce potrebbe operare un rialzo del tasso di interesse di un quarto di punto. Lo ha annunciato Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, durante un'audizione alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. Un rialzo «necessario per confermare la nostra credibilità - si è giustificato Trichet -. Ma non ho mai detto che questo ritocco sarà il primo di una serie». Trichet si è detto assai preoccupato che l'inflazione possa scatenare un effetto a catena, radicandosi nella percezione della gente e rafforzando i rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi.

Subito dopo l'annuncio, l'euro è risalito brevemente sopra 1,56 dollari, per poi ripiegare a 1,5585. Peraltro, proprio durante il suo intervento, Trichet si era detto preoccupato per le «violente fluttuazioni» del mercato dei cambi,con possibili conseguenze negative sull'economia internazionale e sulla stabilitá finanziaria.


Accennando alla crisi dei mercati finanziari, il presidente della Bce ha confermato che l'istituto è pronto, se necessario, a «contribuire a fluidificare le condizioni dei mercati finanziari intorno alla fine ddl semestre». La Banca Europea, ha affermato Trichet, «ha sempre continuato a essere in prima linea per garantire la liquidità»

Sulla crescita economica in Europa, il superbanchiere ha ammesso delle «forti incertezze» e ha paventato un possibile rallentamento. Non è mancata una bacchettata ai governi sui conti pubblici: «Sono preoccupato per i recenti segni di un rallentamento o anche inversione di marcia in termini di riforme strutturali e consolidamento fiscale», ha ammonito Trichet. Non ha precisato a chi si riferisse, ma ha accennato ad «alcuni paesi» che devono ancora «realizzare e mantenere delle posizioni solide per quanto riguarda i conti pubblici e ridurre il debito a livelli più sostenibili».
E ha aggiunto: «Le politiche strutturali mal pensate, le rigidità economiche e le politiche fiscali indisciplinate possono contribuire ad aumentare le pressioni inflazionistiche o il mantenimento dell'inflazione».

Trichet si è anche soffermato sul caro-petrolio: «È mia convinzione che i mercati debbano funzionare nel modo più trasparente ed efficiente possibile, ma non sono sicuro che il principale colpevole di quello che stiamo osservando sia la speculazione, quanto piuttosto un problema di offerta e domanda». E ha proseguito: «Il problema principale, se ce n'è uno è che lo spostamento di risorse nei portafogli va principalmente a favore delle materie prime».

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.