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Alitalia brucia 3 milioni al giorno

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1 luglio 2008

Paura all'Alitalia per il ritardo nel pagamento degli stipendi di giugno. Tuttavia, secondo quanto l'azienda ha comunicato ai dipendenti, il «disagio» non è dovuto a carenza di liquidità, ma a «problemi ai sistemi informatici di Intesa Sanpaolo».
La banca, scelta dal Governo come advisor per pilotare la compagnia verso Air One, gestisce parte dei pagamenti delle retribuzioni della compagnia. Intanto, aumenta l'allarme tra i lavoratori per gli esuberi previsti dal piano di Intesa Sanpaolo, sottoposto al Governo.
La compagnia ieri ha comunicato che la liquidità al 31 maggio era di 388 milioni, rispetto ai 174 milioni del mese precedente. L'incremento è dovuto al prestito statale di 300 milioni: questo significa che in maggio è stata consumata cassa per 86 milioni, quasi tre milioni al giorno. È curioso notare come il consiglio non abbia classificato i 300 milioni del prestito come un debito finanziario, «in quanto non è determinabile allo stato quanto dovrà essere eventualmente utilizzato ai sensi del decreto n. 93 del 27 maggio 2008».

Il decreto consente di usare il prestito come patrimonio per coprire le perdite. Di conseguenza, il cda presieduto da Aristide Police ha dichiarato che i debiti finanziari del gruppo al 31 maggio sono scesi a 1.121 milioni rispetto a 1.358 di aprile: se non si vuol considerare questa interpretazione come sintomo di anarchia contabile, è un'ammissione che lo Stato ha fatto un'iniezione di capitale.
Il progetto Intesa prevede lo spaccamento del gruppo in due tronconi, una «nuova Alitalia» e una bad company con debiti e zavorra. Gli esuberi sono stimati tra 6mila e 8mila, inclusa l'attività di Air One.

Questo aspetto è uno dei passaggi più delicati per il premier Silvio Berlusconi e i sindacati. Sia l'allora leader della destra, sia la Cgil e le altre sigle hanno rigettato il 2 aprile il piano che l'ex presidente Maurizio Prato aveva negoziato con Air France. Quel piano prevedeva molti meno esuberi (2.120 lavoratori in eccesso, inoltre circa 3.300 sarebbero rimasti in Az Servizi sotto Fintecna). Inoltre l'offerta Air France era migliore dal punto di vista finanziario.

Un piano con 4-5mila esuberi «è inaccettabile», secondo Renata Polverini, segretario Ugl. Sul ritardo delle buste paga, l'Alitalia ha inviato questo comunicato ai dipendenti: «Sentiamo il dovere di informare tutto il personale che, per problemi ai sistemi informatici di Intesa Sanpaolo che gestisce parte dei pagamenti degli stipendi dei dipendenti di Alitalia e Alitalia Servizi, la banca non è stata, attualmente, in grado di accreditare al personale, alle previste scadenze, le competenze del mese di giugno». L'azienda si scusa «per il disagio causato da Intesa Sanpaolo». Si è dimesso dal cda Carlo Santini, 71 anni, ex Banca d'Italia.
(G.D.)

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