L'Italia svetta nella classifica delle 500 aziende più grandi al mondo. Nel prestigioso elenco stilato ogni anno da Fortune, la bibbia del capitalismo, il nostro Paese fa bella figura con due piazzamenti nei primi 50 posti. La «Top 500» si riferisce ai risultati del 2007. Eni si rileva la più grande azienda italiana: con un giro d'affari di 120 miliardi è la 27esima azienda al mondo, anche se perde una posizione rispetto al 2007. Poco distante, al numero 34, si piazzano le Assicurazioni Generali: il gruppo assicurativo di Trieste ha 113 miliardi di ricavi e guadagna quattro posti rispetto alla classifica dell'anno scorso.
Qualche posizione più sotto si piazza anche la Fiat (71esimo posto con 80 miliardi). Nel 2007 era in 84esima posizione. Un altro balzo è quello di Unicredit, la banca guidata da Alessandro Profumo, che si piazza al 77 posto, con un'accelerata di 20 posizioni. Può comunque vantare un piazzamento migliore rispetto a colossi del calibro di Procter&Gamble o della banca d'affari Merrill Lynch. La quinta delle italiane è Enel: con quasi 60miliardi è al 109esimo posto, scalando la graduatoria rispetto al precedente 124esimo posto. Al sesto posto c'è la prima novità rispetto all'edizione precedente per quanto riguarda i posizionamenti italiani: Intesa Sanpaolo con 48miliardi supera Telecom, che perde quattro posizioni diventando 160esima. L'istituto bancario nato dalla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi proprio all'inizio del 2007 è la terza azienda per maggiore crescita nel mondo rispetto alla scorsa edizione: il giro d'affari è cresciuto del 132.3%.
Chiudono la lista delle aziende tricolore Poste Italiane, 348esima, mentre l'anno scorso era 334esima, Finmeccanica, 428esima (454esima nella classifica 2007) e la new entry Premafin Finanziaria, al 467esimo posto, che entra al decimo posto della lista italiana al posto di San Paolo Imi, dopo la fusione con Intesa.