Jean-Cyril Spinetta, nell'aprile scorso, quando il negoziato con Alitalia venne malamente archiviato, aveva detto di «aver sudato sette camicie». Non solo: a più riprese il numero uno di Air France-Klm, prima compagnia d'Europa, aveva fatto capire che su quella storia ci aveva messo una pietra sopra. E, invece, si ricomincia. Dopo giorni di "no comment" a ripetizione, il gruppo franco-olandese ha ammesso quello che ormai a Parigi era diventato un segreto di Pulcinella: è interessato a una partecipazione di minoranza nella Nuova Alitalia.
La conferma è venuta ieri pomeriggio, alla fine del consiglio di amministrazione di Air France-Klm. Il giorno prima un emissario di Intesa Sanpaolo (ha un nome e un cognome, Gaetano Micciché) aveva consegnato nelle mani di Spinetta una proposta in merito, che ieri è stata analizzata dal board. Poi una portavoce dell'azienda ha annunciato che, «se le prospettive di redditività della nuova società sono confermate, Air France-Klm è interessata a prendervi una quota di minoranza» e «conferma di voler restare partner strategico di Alitalia». Niente sul "quanto", niente di più. Una cosa è certa: Spinetta e i suoi dovranno ricominciare a sudare.
Come precisa una fonte vicina al dossier, «ieri al Cda non si è parlato solo di Alitalia, ma anche di Austrian Airlines». È la compagnia di bandiera austriaca, in gravi condizioni finanziarie, pure lei in vendita. La documentazione per mettere giù una proposta (da presentare entro il 12 settembre) doveva essere richiesta entro domenica scorsa. I candidati non sono ancora stati resi noti. Ma le compagnie in lizza sarebbero cinque. Per l'aviolinea hanno espresso interesse anche la russa S7, Turkish Airlines e, secondo fonti austriache, anche Air China. Ma la partita dovrebbe giocarsi fra Lufthansa e Air France-Klm. Che, quindi, oscilla fra due prede. «Ciascuna ha un suo interesse strategico - continua la stessa fonte -. Ma in ogni caso Air France-Klm non può comprare entrambe. Il suo bilancio non glielo permette».
La partita resta aperta. Per quanto riguarda Alitalia, diciamo che il gruppo franco-olandese conosce molto bene il "dossier", viste le lungaggini dell'altro negoziato, senza dimenticare che già detiene il 2% del capitale della compagnia italiana. Austrian, però, potrebbe "aiutare" Air France-Klm sul mercato dell'Europa centrale e orientale. Non solo: i dipendenti della compagnia austriaca temono che la Lufthansa, forte dei suoi hub nella vicina Germania, ridimensioni fortemente l'aeroporto di Vienna. E quindi sono smaccatamente favorevoli alla soluzione francese: «La stragrande maggioranza dei dipendenti vuole Air France-Klm», ha sottolineato nei giorni scorsi Georg Riedl, rappresentante del personale di bordo dell'Austrian.
Nonostante queste premesse, però, il partner naturale della compagnia austriaca resta la Lufthansa, ancora oggi la superfavorita. Che spingerebbe così Air France-Klm verso l'Alitalia. A rendere ancora più plausibile tale eventualità è un'altra novità della giornata di ieri: i vertici di Lufthansa hanno annunciato che stanno conducendo «trattative costruttive» per accaparrarsi Sn Airholding, che controlla Brussels Airlines, una compagnia belga nata nel 2006 dalla fusione di Virgin Espress e di Sn Brussels Airlines (nata a sua volta sulle "ceneri" della Sabena). Etienne Davignon, presidente del Cda di Brussels Airlines, è intervenuto apprezzando fortemente la soluzione Lufthansa: «Abbiamo visto quello che ha fatto con Swiss - ha dichiarato -: ha conservato la sua struttura, il suo management e la sua indipendenza. Di Lufthansa ci fidiamo».
