Fincantieri punta la prua verso la Borsa dove dovrebbe sbarcare entro la prossima primavera.
«La quotazione fa parte del nostro piano 2009-2013 - ha detto Giuseppe Bono, ad di Fincantieri - che prevede 800 milioni di investimenti, di cui più di 500 in Italia, il resto per finanziare il circolante perchè l'attività sta aumentando e per l'internazionalizzazione. Per me la quotazione si deve risolvere nel far affluire in cassa almeno 400 milioni con un aumento di capitale». Quanto ai tempi per l'ingresso in Borsa, «prima della prossima primavera non ci si può andare, per motivi tecnici risponde - cercheremo di farla al più presto nei primi mesi del 2009, presentando i dati 2008». Soffermandosi sulla quota destinata al mercato e rispondendo a una domanda relativa all'ipotesi che lo Stato mantenga il 51%, l'amministratore delegato di Fincantieri sostiene che «è indifferente; è una decisione che riguarda l'azionista, poi è il mercato che deve indicare la via migliore».
Bono aggiorna quindi le previsioni per il 2008 sostenendo che «avremo risultati in linea. Il valore della produzione dovrebbe toccare il record di 3 miliardi. La redditività conclude dovrebbe restare quella dell'anno scorso, abbiamo avuto un utile operativo di 125 milioni».