La crisi Usa non risparmia conseguenze alle banche europee esi confermano così i timori sulla tenuta del sistema bancario anche nel Vecchio Continente. Il gruppo belga-olandese Fortis ha annunciato la vendita di asset per un valore di 10 miliardi di euro dopo il nuovo crollo delle azioni sotto i colpi della crisi di liquidità internazionale. «È stato deciso di ampliare la gamma di attività da mettere in vendita,» si spiega in un comunicato, «sia sul fronte bancario che su quello delle assicurazioni». Le attività saranno collocate presso operatori interni ed esterni al Benelux, per un valore complessivo stimato tra i 5 e i 10 miliardi di euro. La banca ha poi negato di avere problemi di liquidità e ha dichiarato di contare su una base di 300 miliardi di euro, mentre le azioni proseguono il crollo in Borsa.
Le azioni di Fortis segnano infatti un forte calo per il quinto giorno consecutivo, soffrendo i timori degli investitori che paventano il gruppo quale prossima vittima della tempesta finanziaria. Il titolo registrava questa mattina una perdita del 9% a 5,94 euro. La seconda compagnia d'assicurazioni cinese, la Ping An, ha visto le proprie azioni perdere l'8,7% del valore a causa della crisi di liquidità del partner europeo Fortis, che secondo le voci potrebbe chiedere al gruppo assicurativo un supporto finanziario consistente.
La compagnia cinese ha dichiarato che non ha fatto alcuna previsione contro possibili perdite dei suoi investimenti nel gruppo finanziario belga-olandese. «L'impatto sul valore è relativamente modesto perchè ha già ricevuto la valutazione di mercato al momento di pubblicazione del bilancio, ma l'effetto sui dividendi potrebbe essere pesante se (Fortis) sarà costretta a tagliarli», ha commentato Christopher Esson, analista al Credit Suisse.