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Alitalia, l'accordo non c'è ancora. Epifani: «Continuare a trattare»

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11 settembre 2008
L'assemblea dei lavoratori Alitalia oggi a Fiumicino (Ansa)

L'intesa su Alitalia non c'è ancora e il tempo stringe. Lasciando la sede del ministero del Lavoro, in via Veneto, dove ha incontrato le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil, il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha ribadito che «entro domani è necessario un accordo».
La trattativa riprenderà nel pomeriggio con quattro tavoli di confronto, a cui prenderanno parte, insieme alle organizzazioni sindacali, il titolare del ministero del Lavoro, Maurizio Sacconi, il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, e l'amministratore di Cai, Rocco Sabelli. Tre tavoli riguarderanno i contratti di piloti, assistenti di volo e personale di terra, e il quarto riguarderà lavoro, tutele e ammortizzatori sociali.

Il ministro Sacconi rimane fiducioso sulla possibilità di raggiungere un'intesa, ma esclude che la trattativa possa prolungarsi oltre la giornata di oggi. «Ci sono problemi, ma sono sereno», ha detto l'amministratore delegato designato della nuova compagnia Rocco Sabelli.

Intanto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, è stato duramente contestato al suo arrivo nella sede del ministero del Lavoro dal presidio di dipendenti dell'Alitalia, che lo hanno accolto con fischi e slogan e grida. L'eco delle contestazioni arriva rapidamente fino a Bologna, dove si trova il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, secondo il quale «c'è una esasperazione molto delicata e quindi bisogna che la nuova compagnia ed il Governo tengano conto del malessere di chi teme di perdere il posto di lavoro e poi di chi si vede abbassare le condizioni normative e salariali in una misura che ritiene inaccettabile». Tuttavia, secondo il leader della Cgil, è necessario trovare un accordo condiviso: «Siccome l'alternativa del fallimento non la vuole nessuno - ha spiegato a margine del suo intervento - bisogna continuare a trattare fino a raggiungere un punto di compromesso accettato da tutti. Non si esce da questa vicenda - ha concluso Epifani - se non con l'accordo di tutte le organizzazioni».

Più netto il giudizio dell'associazione piloti Anpac, il cui vicepresidente, Stefano De Carlo, afferma che «il rischio che la situazione precipiti è alto». «Le risposte sul piano non sono ancora sufficienti», ha aggiunto. Per il presidente dell'Unione Piloti, Massimo Notaro, si è «molto lontani, la mediazione continua fino all'ultimo minuto».

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