Sono 4mila gli esuberi previsti in Francia dal piano di ristrutturazione presentato dalla Renault. Tagli che preparano il terreno ad altri 2mila licenziamenti supplementari in Europa, che saranno ufficializzati il 18 settembre. Il maggiore costruttore automobilistico francese, in difficoltà per i problemi che stanno colpendo il settore, spera di rilanciare il trend delle vendite con il nuovo modello di Megane e si appresta a cancellare - fino all'aprile 2009 - il 10% dei posti di lavoro della casa madre (41mila dipendenti in Francia). Un piano a cui la Cgt, il sindacato più rappresentativo in Renault, ha risposto chiamando i lavoratori a uno sciopero per giovedì 11, per protestare contro il piano di licenziamenti. Per la Cgt, «questi licenziamenti non sono giustificati: oggi sono i margini finanziari a determinare il livello di attività negli stabilimenti». Il piano, secondo il sindacato, rappresenta invece il «fallimento» delle scelte adottate dal numero uno dell'azienda francese, Carlos Ghosn.