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Mutui: l'Euribor balza ai massimi da dicembre 2000 |
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24 settembre 2008
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Le tensioni sui mercati finanziari internazionali spingono verso l'alto il costo del credito interbancario. Al fixing di mercoledi' 24 ottobre il tasso Euribor a un mese, scadenza 365 giorni, ha raggiunto il 4,976%, un livello che non toccava dal 7 dicembre del 2000. Ciò che piu' preoccupa i risparmiatori è il ritmo con cui si è mossa la scadenza ad un mese: da venerdi' 12 settembre, quando si è manifestata in tutta la sua portata la crisi di Lehman Brothers, l'incremento è stato di oltre 45 punti base. Un'impennata analoga ma consumata in una sola seduta, si era verificata il 29 novembre del 2007, quando l'Euribor a un mese era passato dal 4,169% al 4,809%. Con minore intensità si è mossa anche la scadenza a tre mesi che, a 365 giorni, ha fissato un livello del 5,125%, 17 punti base in più rispetto al 12 settembre scorso.
Le simulazioni delle conseguenze sui mutui L'aumento dell'Euribor avrà effetti inevitabili sulle rate dei mutui a tasso variabile. Secondo una simulazione del Sole 24 Ore, la rata di un mutuo a 20 anni da 100mila euro acceso nel settembre 2005, agganciato al tasso Euribor 1 mese più uno spread dell'1% passerebbe dai 680 euro di agosto a 701 euro di settembre. Più contenuto l'incremento della rata per i mutui legati all'Euribor a 3 mesi: un prestito a 20 anni da 100mila euro contratto sempre nel 2005 vedrebbe la rata salire da 706 di agosto a 710 euro di settembre. Da ricordare che proprio in queste settimane gli italiani titolari di un mutuo a tasso variabile contratti dopo il 2006 devono decidere se aderire o no alla proposta di rinegoziazione che ciascuna banca ha avanzato ai propri clienti sulla base della convenzione Abi-Governo. (Gi.C.)
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