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Crisi del credito: Borse, Governi e Banche centrali
 
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8/10 -Borsa, anche Wall Street negativa dopo il crollo europeo. Milano giù con i bancari

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La giornata era già cominciata pesantemente in scia al nuovo tonfo di Wall Street (Dow Jones -5,1%) e al crollo senza precedenti della Borsa di Tokyo (-9,38%). I listini europei hanno cercato di ridurre le perdite in concomitanza con l'annuncio, a metà giornata, del taglio dei tassi da parte di Banca centrale europea, Fedral Researve, Banca centrale d'Inghilterra, Svezia, Svizzera e Canada, ma l'effetto positivo è durato poco. Complice anche l'apertura in calo di Wall Street, gli indici sono di nuovo ripiombati in profondo rosso, aggravando ancor di più le perdite sul finale, nonostante una Borsa Usa altalenante.

In Europa le vendite hanno colpito diffusamente tutti i settori. I più colpiti sono stati i minerari, i bancari, i petroliferi, gli assicurativi e i chimici. A Milano Unicredit di nuovo in picchiata, in ribasso del 12,58% a 2,445 euro. A Londra invece in decisa controtendenza Hbos (+25,6%).

17,36 - Il taglio dei tassi non cambia, almeno per oggi, la direzione del mercato. Male le Borse europee, che dopo la notizia della mossa concertata dalle Banche centrali avevano tentato una reazione al giro di boa di metà seduta. Pesante Piazza Affari: Il Mibtel ha lasciato sul campo il 5,72% a 17.812 punti e lo S&P/Mib il 5,71% a 22.274 punti.Unicredit -12 per cento.

17,33 - Seduta in ribasso per il dollaro, che dopo l'intervento coordinato di taglio dei tassi in Usa ed Europa ha perso parte dell'appeal difensivo che lo aveva fatto apprezzare nei giorni scorsi. La divisa unica, sul finire degli scambi europei, vale 1,3659 dollari, in decisa ripresa da 1,3590 di ieri. Le quotazioni sono in deciso recupero rispetto a due giorni fa, quando l'euro aveva raggiunto il minimo dall'agosto 2007 a quota 1,3444 dollari. Il dollaro è in calo anche contro lo yen, a 99,96 da 101,47 di ieri, e contro la sterlina, che vale 1,7511 dollari.

Nei giorni scorsi - raccontano gli operatori - un'enorme afflusso di liquidità in dollari tesa a sostenere il funzionamento dei mercati creditizi ha fornito da propulsore per le quotazioni del biglietto verde: la crisi, il cui epicentro sembra spostarsi ora verso l'Europa, aveva spinto ad acquisti difensivi sul dollaro, visto come un'ancora di salvezza di fronte alla forte instabilità dei mercati che ora sta colpendo con virulenza non solo l'Europa, ma anche diversi paesi emergenti come la Russia.

Oggi l'intervento concertato sui tassi ha cambiato la situazione, riducendo la domanda difensiva di dollari. I trader avvertono che l'attuale fase è ancora molto difficile, e che una riduzione dei tassi è solo una delle tante risposte necessarie ad affrontarla. Intanto, però, la mossa d'emergenza delle banche centrali, anche se non sembra aver aiutato molto le borse, sembra aver restituito un pò di appetito per il rischio, e ciò ha indebolito il dollaro. Intanto il mercato valutario aspetta il G-7 di venerdì a Washington, da cui - secondo un funzionario giapponese citato dalla Bloomberg - potrebbe arrivare un nuovo pacchetto di misure teso a stabilizzare i mercati mondiali.

17,17 - L' Europa affonda sul finale di una giornata al cardiopalma preparandosi ad archiviare una nuova seduta nerissima. Alle 17 traina Amstrtdam a -6,9% inseguita da Parigi a -6,8% nonché da Francoforte a-6,1%. Cedono oltre il 5% le rimanenti. Chi perde meno è Madrid a -5,2%.

17,11 -
La giornata di contrattazioni a Wall Street prosegue all'insegna delle fluttuazioni, con gli investitori che tentano di stabilire se il taglio coordinato dei tassi d'interesse deciso della principali banche centrali riuscirà a produrre gli effetti sperati. Trascorsa poco più di un'ora dall'inizio delle contrattazioni a Wall Street, l'indice Dow Jones perde 147,11 punti (-1,56%) a 9.286,38 punti, il Nasdaq scende di 19,90 punti (-1,13%) a 1.734,98 punti, mentre lo S&P 500 arretra di 13,87 punti (-1,39%) a 982,36 punti.

17.09- Brusco scivolone sul finale della seduta per UniCredit. I titoli di Piazza Cordusio, che perdevano circa il 4% fino a un'ora fa, hanno rapidamente allargato le perdite fino a toccare un minimo a 2,4225 euro (-13,3%). UniCredit segna -11,07% a 2,4875 euro a fronte di un S&P/Mib che cede il 6,76%. Consistenti gli scambi (249 milioni di pezzi), superiori alla media di un'intera seduta dell'ultimo mese (226 milioni).

17.07 -Tornano le sospensioni al ribasso sull'S&P/Mib, mentre i listini europei allargano le perdite sulla scia del nuovo calo di Wall Street. Il Mibtel perde il 5,92% e l'S&P/Mib il 6,05%. Profondo rosso anche per Francoforte (-5,7%), Londra (-4,3%) e Parigi (-5,6%). Sull'S&P/Mib sono congelate al ribasso L'Espresso (-11,57%), Intesa SanPaolo (-9,7%), Fastweb
  CONTINUA ...»

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