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Crisi del credito: Borse, Governi e Banche centrali
 
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8/10 -Borsa, anche Wall Street negativa dopo il crollo europeo. Milano giù con i bancari

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(-9,13%) e Alleanza (-7,84%).


16.53 - Torna a scendere a picco la Borsa valori, con gli indici che perdono oltre il 6%. Il Mibtel è ora sul -6,37%, a 16.677 punti, mentre l'S&P/Mib cede il 6,56%.
Resta in rialzo Banco Popolare (+3%), Intesa arretra dell'8,2%, Unicredit del 6,3%, Eni del 7,2%, Telecom del 6,6%, Fiat del 4,3%.

16.38 - Gli indici di Borsa tornano in calo.
A un'ora dall'inizio degli scambi, in una seduta caratterizzata da fortissima volatilità, il Dow Jones cede lo 0,61%, lo S&P lo 0,21% e il Nasdaq procede invariato.

16.26 - La Borsa di Mosca è rimasta inattiva oggi dopo la sospensione mattutina dei due indici per eccesso di ribasso nelle contrattazioni, nonostante l'annuncio dato ieri dal Cremlino di un credito subordinato di 950 miliardi di rubli (26,7 mld di euro) alle principali banche del Paese. Rts e Micex riapriranno venerdì.

16.11
- La borsa di New York prova a riprendersi mentre valuta se il taglio coordinato dei tassi d'interesse deciso della principali banche centrali riuscirà a produrre gli effetti sperati.

Trascorsa poco più di mezz'ora dall'inizio delle contrattazioni a Wall Street, l'indice Dow Jones guadagna 129,35 punti (+1,37%) a 9.576,46 punti, il Nasdaq sale di 34,40 punti (+1,96%) a 1.789,28 punti, mentre lo S&P 500 avanza di 16,72 punti (+1,68%) a 1.012,72 punti.

15.33
- La borsa di New York apre la giornata di contrattazioni in deciso ribasso: nei primi scambi il Dow Jones cede il 2,23%, lo S&P l'1,84% e il Nasdaq il 2,50 per cento.

15,05 - L'Europa torna a scendere prima dell'apertura di Wall Street, sulla scia dell'inversione dei futures Usa girati negativi dopo la breve fiammata. Alle 15 traina Francoforte a -4,6% seguita da Amstetdam a -4,4% e da Parigi a -4,1%. Cedono oltre il 3% Londra e Zurigo. La meglio tenutá madrid a-2,4%.

15,02 - Perde ulteriormente quota Piazza Affari, che resta indietro rispetto alle altre Piazze europee in attesa dell'avvio di Wall Street. Il Mibtel cede il 4,05% a 17.091 punti e lo S&P/Mib il 4,17% a 22.638 punti. Sotto pressione Unicredit (-5,17% a 2,65 euro) ed Intesa Sanpaolo (-5,56% a 3,3 euro), insieme a Fiat (-4,44%), dopo una lieve permanenza del Lingotto in territorio positivo. Difficoltà per Eni (-3,32% a 16,35 euro) ed Enel (-2,86% a 5,53 euro), mentre resistono in positivo solo Mediaset (+1,83% a 4,11 euro) e Finmeccanica (+0,1% a 14,59 euro), a differenza del Banco Popolare (-2,6% a 8,37 euro), che si è adeguato all'andamento degli altri bancari dopo un iniziale andamento brillante. Bpm cede il 6,62% a 4,44 euro, Mediobanca il 2,53% a 8,83 euro e Generali il 2,63% a 21,1 euro.

14,49 - Le principali Borse europee e tornano di nuovo a perdere oltre il punto percentuale dopo il tentato recupero a seguito del taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Gli indici, caratterizzati da un'alta volatilità sembrano ora puntare al ribasso, con Francoforte che cede il 2% e Milano il 3% e i future su Wall Street sono in calo. A Piazza Affari Mediaset riduce di molto i gadagni ma resta la migliore dopo avere toccato i minimi dal collocamento. Forte sofferenza per Telecom Italia. Unicredi da -10% a -4,4 per cento.

14,36 - Proseguono in lieve calo le Borse europee a circa un'ora dalla decisione delle principali banche centrali di tagliare i tassi d'interesse di mezzo punto percentuale e in attesa dell'avvio di Wall Street. L'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 segna una lieve flessione dello 0,5%, mentre l'unica piazza finanziaria in rialzo è Londra (+0,4%).

13,52 - Incertezza a Piazza Affari dopo la schiarita in concomitanza con l'annuncio del taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Il Mibtel cede l'1,64% a 17.519 punti e lo S&P/Mib l'1,38% a 23.297 punti mentre sono tornati agli scambi i titoli che erano stati fermati al rialzo per uno scostamento eccessivo rispetto al precedente calo. Difficoltà per Telecom (-5,34% a 0,88 euro) e Fastweb (-4,98% a 16,64 euro), mentre Unicredit cede il 2,4% a 2,73 euro e Intesa Sanpaolo il 3,57% a 3,38 euro. Si avvicinano alla parità Enel (-0,23% a 5,68 euro) e Fiat (-0,64% a 7,3 euro), mentre Eni cede l'1,37% a 16,68 euro. In rialzo il Banco Popolare (+2,1% a 8,78 euro) mentre Mediaset (+4,68% a 4,23 euro) si aggiudica la maglia rosa, seguita da Italcementi (+4,09% a 8,09 euro) e Finmeccanica (+1,68% a 14,84 euro).

13,31 - Euro in recupero sul dollaro dopo il taglio dei tassi d'interesse. Al momento la moneta unica guadagna terreno e viene scambiata a 1,3709 dollari.

13,34 - Dura poco l'effetto positivo della mossa attuata oggi da sei banche centrali per il taglio dei tassi. In Europa gli indici ripiegano nuovamente, con Londra in rosso dopo essere passata in territorio positivo. Anche Parigi è tornata a perdere dopo avere toccato la parità. A Milano, al momento la peggiore del lotto, il Mibtel si riporta in ribasso del 3,1%, l'S&P/Mib del 3%. Tra le blue chip pesanti L'Espresso (-7,8%), Tenaris (-6,6%), Fastweb (-6%), Impregilo (-6%), Telecom (-5,8%). Ben acquistati invece Italcementi (+3,8%), Mediaset (+3,7%) e Banco Popolare (+2,8%).

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