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Tracollo della Borsa argentina, si diffonde l'effetto panico

dal nostro corrispondente Roberto Da Rin

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22 OTTOBRE 2008

BUENOS AIRES - Un altro sussulto. La Borsa di Buenos Aires ha perso il 10,11%, in reazione alla nazionalizzazione dei fondi pensione che verrà presentata al Congresso la prossima settimana. I timori di un altro default argentino, in gran parte immotivati da un quadro macroeconomico ben diverso da quello del 2001, hanno generato un effetto panico tra gli operatori che detengono titoli argentini.

Tra i titoli più penalizzati Telecom Argentina, in calo a metà seduta del 21,46 per cento. L' effetto-Argentina, si è fatto sentire sulle quotazioni di alcuni titoli di primo piano alla borsa di Madrid, particolarmente esposti su questo mercato. Repsol, il maggiore produttore petrolifero spagnolo, ha perso infatti fino al 15% a 15,22 euro, il maggiore ribasso da undici anni a questa parte. Repsol tra l' altro possiede YPF, la maggiore compagnia petrolifera argentina.

A sua volta Telefonica ha ceduto fino al 9,3% a 14,17 euro e Banco Santander il 9,7% a 8,38 euro. Gli effetti della scelta di Cristina Kirchner sono arrivati anche a Piazza Affari. Il titolo Tenaris è stato sospeso e registra un ribasso teorico del 13,27%. La multinazionale controllata dalla famiglia Rocca opera in Argentina dove è quotata sul listino di Buenos Aires dove il titolo Tenaris ha perso piu' il 9 per cento. I termini e la questione della riforma previdenziale sono questi. L'attuale meccanismo di capitalizzazione individuale diventerà complementare e basato sulla volontà del singolo contribuente.

Si tratta di 30 miliardi di dollari appartenenti a 9,5 milioni di lavoratori dipendenti, investiti in vario modo, e di introiti mensili per circa 300 milioni di dollari.
Il sistema pensionistico argentino (Sijp) è entrato in vigore il primo luglio 1994, con una legge voluta dall'allora presidente Carlos Menem. In quell'anno l'Argentina si associò a Cile e Singapore, unici tre Paesi al mondo a scegliere un sistema pensionistico totalmente privato.
La riforma annunciata l'altro ieri prevede che il denaro accumulato dalle Afjp (così si chiamano le amministrazioni private dei fondi pensionistici) passi al Fondo di garanzia della previdenza sociale amministrato dall'Anses (l'Inps argentina).

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