La trasparenza aiuta a combattere la speculazione. Ne è convinto Edward Luttwak, senior associate al Centro di studi strategici ed internazionali di Washington, a Taormina per il Forum sullo sviluppo dell'Africa organizzato dalla Fondazione Banco di Sicilia e The European House Ambrosetti in partnership con Il Sole 24 Ore. «Realtà come Ubs, dopo avere "confessato", oggi possono ripartire» ha detto Luttwak
Quanto l'Italia è esposta al rischio finanziario che ha scosso gli Usa?
«In Italia in realtà il vero problema non è la finanza a go-go e l'eccesso di rischio, ma il rifiuto da parte degli istituti di credito di assumere rischi».
All'ordine del giorno del G4 di sabato c'è proprio la crisi finanziaria e le misure per superarla…
«Non serve moltiplicare le regole, basta applicare le norme più elementari. Chiaramente, tuttavia, il sistema di rating si è dimostrato senza valore».
Quali conseguenze la crisi avrà sulla politica internazionale degli Usa?
«Innanzitutto la contrazione della spesa militare. Che non significherà certo ritirarsi dall'Iraq, visto che in realtà la guerra ha un prezzo relativamente minimo. Il costo di Washington Mutual e dell'assicurazione medica per gli anziani sono 4 volte la spesa del Pentagono, 40 volte quella per l'Iraq».
Quanto potrà durare ancora la crisi?
«La crisi durerà finché tutte le banche e tutte le istituzioni avranno compiuto il ciclo che hanno vissuto Lehman Brothers e Ubs: o muoiono e sono seppellite, o confessano e ripuliscono i conti per potere ripartire».