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La crisi finanziaria ridurrà gli investimenti It: di quanto?

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20 ottobre 2008

Se bastassero le cifre a fotografare quelli che sono i previsti effetti del tornado finanziario, il futuro prossimo del mercato dell'Information technology non è certo entusiasmante. La società di ricerche Gartner ha infatti ridotto le stime degli investimenti globali hardware e software per il 2009, ipotizzando nella peggiore delle ipotesi una crescita limitata al 2,3%, rispetto alla precedente proiezione del 5,8%. Il rallentamento sarebbe quindi evidente ma parliamo sempre e comunque di un settore che si muove, a conferma del ruolo critico (in senso di strategico) che hanno le tecnologie informatiche nell'economia dei risultati di business. Gli analisti di Gartner dicono inoltre un'altra cosa: la recessione globale impatterà sui budget di spesa It praticamente ovunque ma i vendor non avranno a che fare con la drammatica riduzione di domanda avvenuta dopo lo scoppio della bolla delle dot.com. Si tornerà cioè a una crescita minima (in Europa), si registrerà una crescita zero (negli Stati Uniti e in Giappone) ma pur sempre di crescita stiamo parlando, considerando inoltre che non sono previsti grosse variazioni in negativo sulla domanda per il 2008. I Ceo chiederanno ai loro responsabili It di fare di necessità virtù e di tenere sotto controllo i costi, di non spingere sull'acceleratore dei nuovi progetti, senza però rinunciare a creare le condizioni operative per il processo di sviluppo dell'azienda.

Il 40% delle grandi aziende ha calato la scure sui budget di spesa
Le tecnologie, questo l'assunto in sostanza di Gartner, terranno botto alla crisi perché sempre più elemento indispensabile per i processi aziendali, perché radicate in qualsiasi aspetto del business, perché difficilmente riducibili nel breve in quanto parte integrante di programmi pluriennali. Sullo stessa lunghezza d'onda si è espressa di recente anche l'Eito (http://www.eito.com), l'Osservatorio Europeo delle Tecnologie dell'Informazione, secondo cui gli investimenti a livello mondiale per servizi e soluzioni It sono in aumento per quest'anno del 5,2% (con punte del 17/18% in Cina, India e Russia), per complessivi oltre 960 miliardi di euro (di cui 311 miliardi generati in Europa e 345 miliardi negli Stati Uniti). Europa e Stati Uniti, stando ai dati Eito, chiuderanno l'anno in attivo con incrementi del 4,2 e del 3,7% rispettivamente e i vendor It possono guardare al 2009 con fiducia, considerando che la crescita aspettata su scala globale è fissata al 5.6%, con una spesa che supererebbe per la prima volta il tetto dei 1.000 miliardi di euro. Una visione eccessivamente ottimistica? Secondo alcuni analisti assolutamente sì. A detta di Forrester Research, per esempio, più del 40% delle grandi aziende utenti nel mondo ha tagliato nel 2008 il proprio budget It a causa del rallentamento economico, mentre un ulteriore 24% ha congelato parte della spesa. Solo un terzo del campione esaminato dagli analisti della società ha quindi affermato che la crisi finanziaria non ha avuto impatto (l'indagine è stata fatta a luglio) sulla spesa in tecnologie mentre i due terzi degli intervistati sono pronti a negoziare con i fornitori per ottenere tariffe inferiori rispetto a quelle attualmente pagate per le licenze software e i canoni di mantenimento dell'hardware. Premesso il fatto che l'impatto dell'economia sui budget It sarà molto diversa da settore a settore e da Paese a Paese, Forrester ha identificato nei servizi finanziari il settore più colpito dal taglio alle spese in informatica nei primi sei mesi del 2008 e nel Nord America l'area geografica che maggiormente ha visto i dipartimenti It dover ricorrere al ridimensionamento degli investimenti.

Domanda in picchiata del 15%?
Altri analisti indipendenti sono altresì convinti che l'assestamento post crisi finanziaria sarà sostanziale e avrà corso sin da quest'anno con una flessione della domanda in soluzioni It – rispetto al 2007 - che potrebbe variare dal 5 al 15% a causa del brusco stop degli investimenti nel corso dell'ultimo trimestre. La prudenza nel destinare budget all'informatica si protrarrebbe anche a tutto il 2009, provocando una flessione della spesa significativa (anche superiore alle due cifre) in alcuni specifici segmenti, come quello delle soluzioni di storage, dei server e dei pc desktop. Per contro altre voci tecnologiche, su tutte i software per la sicurezza, torneranno a fare il pieno di domanda con incrementi nell'ordine del 10% per quest'anno e addirittura del 15% per il 2009. E il motivo di tale nuovo boom sarebbe così spiegato: in tempi di corposi "lay off" multinazionali e non solo vogliono proteggere i loro dati da possibili violazioni da parte degli addetti in uscita e dagli attacchi degli hacker. Che a quanto sembra aumentano esponenzialmente nelle fasi di recessione economica.

(G.Rus.)

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