Appello a piloti e steward del presidente della Camera, Gianfranco Fini e dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi perché consentano il decollo della nuova Alitalia. «Credo che nessuno - dice Fini incontrando i giornalisti ad Istanbul, ultima tappa della sua visita di Stato in Turchia - possa auspicare il fallimento di Alitalia. Il mio auspicio è che i piloti e il personale navigante, che rappresentano certamente una risorsa, si assumano al pari degli altri le loro responsabilità. E, quindi, consentano la nascita della nuova compagnia e il decollo di questa nuova fase del trasporto aereo». Conversando con i cronisti Fini ha sottolineato che «è noto che nell'ambito dei piloti, del personale navigante e di quello di terra c'è un pluralismo di sigle sindacali. Ora, però, credo sia importante che tutti si assumano la responsabilità di consentire alla Cai di iniziare, salvando quindi Alitalia».
Dai microfoni di Sky Tg 24 gli ha fatto eco il ministro del Welfare. «Faccio appello ai sindacati autonomi che ieri hanno detto no, alla loro responsabilità affinché vogliano accompagnare positivamente il percorso che resta per la costruzione della nuova compagnia». Nessuno, ha sottolineato Sacconi, «ha intenzione di discriminare queste associazioni che possono trovare nel nuovo sistema di realizzazione industriale lo spazio adeguato. Credo che un altro passo sia stato compiuto e che ormai ci siano tutte le condizioni per il decollo della nuova compagnia di bandiera». Per quanto riguarda, invece, la scelta del partner estero Sacconi ricorda che «non sta a noi sceglierlo, questa decisione spetta a Cai che dovrà essere compiuta tenendo in conto anche la valorizzazione delle capacità aeroportuali». «Non capisco le ragioni della critica del Partito
democratico, forse una sorta di stizza perché le cose stanno andando bene», afferma infine il ministro.
