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Nuovi criteri di assunzione

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1 NOVEMBRE 2008

L'accordo sui criteri di assunzione presentato da Cai al tavolo sindacale di ieri, dopo 35 giorni di trattativa, prevede l'assunzione a tempo pieno di 12.500 dipendenti di Alitalia (in amministrazione straordinaria) e di AirOne. Si tratta, complessivamente, di 1.550 piloti, 3.300 assistenti di volo e 7.650 tra operai, impiegati, quadri e dirigenti. Un perimetro, secondo Anpac, Up, Anpav e Avia, le sigle che non hanno sottoscritto l'intesa, che rappresenta la somma dell'operativo Alitalia e AirOne ridotto del 30%, se si considerano i vettori, o del 46% se si calcola invece il numero dei piloti Alitalia di cui la newco farà a meno. Più in particolare i 1.550 piloti saranno assunti sulla base del criterio «full time equivalent », il che significa che entro l'inizio della nuova gestione il totale degli assunti tra il personale tecnico di volo sarà 1.689; con il 9% in part time.

L'azienda guidata da Roberto Colaninno propone una nuova selezione del personale sulla base del piano industriale e garantendo, per piloti e assistenti di volo, il criterio dell'anzianità maturata in Alitalia, in AirOne o in Volare. Esclusi tutti i dipendenti che, nel corso della cassa integrazione straordinaria matureranno i requisiti per il prepensionamento, tra i criteri di selezione sono previsti precisi profili professionali per piloti e comandanti, mentre per il personale di terra assume un ruolo cruciale quello della localizzazione.

Il piano Cai prevede una «struttura multibase», con un network disegnato attorno agli aeroporti di Milano, Roma, Venezia, Torino, Napoli, Catania. Da qui la scelta di indicare come prioritario nelle selezioni il luogo di residenza dei dipendenti rispetto alle sede/ base di destinazione. Anche per il personale di terra, come per piloti e assistenti, varrà l'anzianità aziendale, e si terrà conto dei carichi familiari, garantendo la precedenza ai genitori con minori con handicap grave (legge 104/1992), ai nuclei monoreddito o a quelli con minori in famiglia. Garantita anche la clausola di salvaguardia per le lavoratrici in astensione obbligatoria e i lavoratori «temporaneamente non idonei» nei casi di limitazione all'impiego: Cai non includerà questi dipendenti negli eventuali tagli cui dovesse essere costretta a far ricorso.

Un capitolo a parte è previsto per i contratti a termine. Nel periodo di passaggio alla nuova gestione, è prevista la possibilità di assunzioni flessibili per fronteggiare eventuali periodi di riqualificazione del personale in mobilità (o in cassa integrazione) ed eventuali esigenze produttive. Ma per tutto il personale selezionato dall'attuale «bacino di mobilità o di cassa integrazione », Cai non chiederà alcun periodo di prova.

Se per le componenti di categoria di Cgil, Cisl,Uil e Ugl l'accordo è stato accolto con la clausola di garanzia del giudizio «insindacabile» del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, in caso di controversie interpretative, per tutte le rappresentanze dei piloti il testo non rispetta l'accordo che era stato raggiunto il 26 settembre a Palazzo Chigi. Per il numero uno dell'Unione piloti, Massimo Notaro, il risultato «è un progetto nano da un punto di vista etico e morale. Da quando, trentacinque giorni fa, abbiamo firmato l'intesa ha spiegato abbiamo solo perso tempo ». Secondo Fabio Berti dell'Anpac l'impegno preso a settembre prevedeva che per tutto ciò che non era stabilito dall'accordo quadro occorreva fare riferimento al contratto di Air One «sapendo aggiunge Berti che è uno dei più vantaggiosi per le aziende in assoluto. Ma non è stato così, si è fatto un lavoro diverso».

Netta la denuncia sui criteri di assunzione. Secondo il presidente di Avia, Antonio Di Vietri, sono state escluse «le madri lavoratrici e tutti coloro che assistono i disabili». E se per il presidente di Anpav Massimo Muccioli «non c'è stata discussione e trattativa seria per il perseguimento degli accordi di Palazzo Chigi », per Fabrizio Tomaselli, dell'Sdl, da parte di Cai è stata affermata «la volontà assoluta di affermareun nuovo tipo di relazioni industriali che è: faccio quello che mi pare e il sindacato è solo notaio di quello che faccio e dico». Il presidente dell'Anpac Berti punta il dito anche contro la Uil:«Ci voglionoescludere ma noi e l'Up rappresentiamo il 90% della categoria. Si sta ponendo un problema sulla rappresentanza sindacale che oggi riguarda Alitalia e che domani riguarderà tutto il Paese».
D.Col.

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