Cisco Systems, numero uno mondiale nelle infrastrutture di rete, nei primi scambi di giornata, al Nasdaq di Wall Street, perde circa il 3%. A spingere al ribasso il titolo sono le previsioni dell'azienda per il trimestre in corso, che incassa i primi colpi della crisi finanziaria.
L'azienda di San Jose, California, ha riportato utili netti per 2,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre, invariati rispetto all'anno scorso su un fatturato di 10,3% miliardi di dollari, in rialzo dell'8% rispetto ai 9,6 miliardi di un anno fa. Risultati sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, ma il colosso delle infrastrutture di rete, come detto, ha sorpreso i mercati annunciando che si attende una riduzione delle vendite del 10% nel trimestre in corso che si chiude a gennaio. Questo tenendo conto del fatto che lo scorso agosto John Chambers, come rivela Bloomberg, prevedeva per lo stesso periodo una crescita dell'8,5% rispetto all'anno precedente.
A modificare lo scenario ci ha pensato la crisi finanziaria. A ottobre gli ordini sono scesi del 9%. Chambers ha in programma di risparmiare circa un miliardo di dollari nei prossimi tre trimestri tagliando le assunzioni, i viaggi di business e i trasferimenti.