Alcuni clienti americani dell'Ubs si ribellano all'inchiesta fiscale Usa e chiamano in causa il vertice della banca elvetica. Uno studio legale ha sporto denuncia penale nei confronti di dirigenti Ubs. Il reato ipotizzato, seguendo lo schema delle norme svizzere, è violazione del segreto bancario. L'esposto è stato firmato dall'avvocato Thomas Fingerhuth dello studio Meier, Fingerhuth, Fleisch, Häberli di Zurigo. I vertici dell'istituto vengono accusati, per conto di clienti americani, di aver fornito all'amministrazione federale di Berna i dati di titolari di conti negli Stati Uniti, sulla base di una richiesta di assistenza presentata dal fisco Usa. L'Ubs si trova tra l'incudine ed il martello. Da una parte vi sono le autorità Usa, che sulla base delle dichiarazioni di un ex manager Ubs, Bradley Birkenfeld, hanno accusato la banca elvetica di aver aiutato i clienti a frodare il fisco Usa ed hanno chiesto alla banca ed alle autorità svizzere la disponibilità dei nomi. Dall'altra vi sono alcuni tra questi clienti Usa che non accettano la procedura ed invocano il segreto bancario. Un cliente, che sarà seguito da altri, aveva già fatto ricorso al Tribunale amministrativo federale elvetico. Ora la prima denuncia in sede penale contro la stessa banca, in Svizzera.
Dopo le indicazioni della stampa Usa sul fatto che diversi nomi sarebbero già stati resi noti alle autorità americane, le autorità svizzere avevano precisato che la pratica è ancora a Berna, come nel caso di altre rogatorie, perché l'ultima parola spetta appunto al Governo o alla magistratura svizzeri, a secondo dei casi. Non è chiaro, ad oggi, se alcuni nomi di clienti Usa sono filtrati, raggiungendo gli Usa, oppure no.