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Fiat, budget prudente in vista dell'incontro con i sindacati

di Andrea Malan

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12 dicembre 2008

Fiat approva il budget 2009 e si prepara all'incontro con i sindacati in un clima economico che non dà segni di miglioramento. Dal Brasile arrivano stime pessimistiche sul 2009, mentre la filiale Case New Holland ha annunciato ieri altri tre mesi di cassa integrazione per lo stabilimento di San Mauro Torinese (macchine movimento terra). Ieri sono intanto arrivati altri due declassamenti per le azioni Fiat – da Morgan Stanley e Sal. Oppenheim –, con la banca americana che vede nero nel futuro dell'intero settore auto in Europa; il titolo Fiat ha ceduto il 5% in Borsa.

Il presidente Luca di Montezemolo, il vicepresidente John Elkann e l'amministratore delegato Sergio Marchionne hanno partecipato ieri al tradizionale incontro di fine anno con i dirigenti del gruppo. Montezemolo ha invitato il Paese a «riforme coraggiose e condivise» prendendo spunto dalla Fiat, e Marchionne ha ricordato che «il 2008 si chiuderà con il risultato operativo più alto in 109 anni di storia del gruppo». L'ultimo consiglio d'amministrazione dell'anno, tenutosi in mattinata, ha approvato un budget 2009 con cifre molto più prudenti. Il documento prevederebbe un calo dei volumi attorno al 20% rispetto a un 2008 già negativo, ovvero quello «scenario peggiore» di cui Marchionne aveva parlato con gli analisti a fine ottobre. Da allora, al crollo delle vendite di auto in Italia si sono aggiunti la frenata del mercato brasiliano (l'associazione dei concessionari ha previsto ieri per il 2009 un calo del 19%) e il deterioramento delle prospettive dell'Iveco. Marchionne ha detto che lo scenario andrà rivisto a marzo-aprile, ma ha detto che il gruppo dovrà iniziare da subito il contenimento dei costi.

L'azienda vedrà martedì i sindacati; formalmente sul tavolo c'è la piattaforma sul contratto integrativo, ma in realtà potrebbe essere l'occasione per fare il punto sulla congiuntura. La presenza di Sergio Marchionne non è prevista ma Giorgio Airaudo, segretario della Fiom di Torino, chiede che il manager «venga a spiegare ai lavoratori come l'azienda intende affrontare la crisi e cosa ha in mente sul tema delle alleanze». Finora Fiat ha fatto fronte al calo della domanda con la cassa integrazione (un mese per quasi tutti gli stabilimenti dell'auto a cavallo delle festività). Il caso Cnh è significativo: i 700 dipendenti di San Mauro rientreranno al lavoro per una settimana dopo Natale ma dal 19 gennaio saranno nuovamente a casa fino al 4 aprile.

Le previsioni delle banche d'affari non sono incoraggianti. Ieri è arrivato un report di Morgan Stanley, che vede nero nel futuro dell'auto europea e riduce le stime su tutti i titoli del settore. Il declassamento è a tutto campo, ma Fiat è uno dei titoli più colpiti: voto da overweight (sovrapesare) a underweight (sottopesare), e prezzo obiettivo da 9 euro a 2,40 (meno della metà della chiusura di ieri, che è stata a 5,48 euro). Morgan Stanley prevede che il mercato europeo scenda del 14,5% nel 2009 dopo un -7,5% quest'anno; i costruttori del Vecchio continente passeranno nel loro insieme da un utile operativo di 11,7 miliardi di euro previsto per quest'anno a un rosso di 2,3 miliardi nel 2009; nei tre anni da fine 2007 a fine 2010 i costruttori bruceranno complessivamente 72 miliardi di liquidità.

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