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Le tappe della vicenda Parmalat

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18 dicembre 2008

Ecco le tappe della vicenda Parmalat, ominciata nel dicembre 2003:

- 19 dic 2003: Bank of America disconosce l'autenticità di un documento del 6 marzo che attesta l'esistenza di posizioni in titoli e liquidità per 3.950 milioni di euro al 31 dicembre 2002 di pertinenza di Bonlat, società delle Isole Cayman del gruppo. Standard & Poor's declassa i titoli Parmalat a Default - 22 dic: a Milano primi iscritti nel registro degli indagati.
Fra gli altri il fondatore ed ex presidente Calisto Tanzi.


- 27 dic: Calisto Tanzi viene arrestato a Milano su ordine della Procura di Parma per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e falso in bilancio. Il 28 ordine di custodia cautelare anche della Procura milanese: aggiotaggio e false comunicazioni a revisori. Tribunale delibera l'insolvenza.

- 31 dic: arrestato l' ex direttore finanziario Fausto Tonna.

- 10 feb 2004: sette banche indagate a Milano per aggiotaggio: Bank of America, Citigroup, Deutsche Bank, Morgan Stanley, UBS, Popolare Lodi e la Sgr di Intesa, Nextra.

- 17 feb: arrestati su ordine dei pm di Parma i figli di Tanzi Stefano e Francesca, il fratello Giovanni, quattro dirigenti della holding che opera nel turismo per distrazioni di 900 mln.

- 1 mar: Cassazione decide: a Milano la competenza delle indagini per aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza, falso in comunicazioni. A Parma l'associazione a delinquere e bancarotta.

- 9 apr: il Gip di Parma concede a Calisto Tanzi i domiciliari.

- 26 mag: la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per 29 persone fisiche e tre persone giuridiche, tra cui Calisto Tanzi, componenti dell' ex cda, ex sindaci, direttori, contabili, revisori dei conti, funzionari di Bank of America.
Richiesta di giudizio anche per Bank of America e per le società di revisione Grant Thornton e Deloitte & Touche. Le accuse: aggiotaggio, false comunicazioni dei revisori e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della Consob.

- 26 set: fine degli arresti domiciliari per Calisto Tanzi, che torna in libertà dopo 275 giorni.

- 29 giu 2005: diverse le richieste di patteggiamenti nella fase preliminare a Milano. Accolta quella di Stefano Tanzi.

- 28 set 2005: comincia il processo di Milano per Calisto Tanzi e altri 18. L'ex patron arriva in aula a dibattimento iniziato, saluta i pm, si presenta al collegio, e dopo circa un' ora se ne va.

- 12 gen 2006: difesa Tanzi sostiene in dibattimento a Milano che competente a giudicare sul caso Parmalat, anche per l'ipotesi di reato di aggiotaggio, è il tribunale di Parma dove si indaga per il reato più grave di bancarotta fraudolenta.

- 7 feb: i giudici della prima sezione del Tribunale di Milano respingono le eccezioni di incompetenza territoriale.

- 21 mag 2007: i legali di Calisto Tanzi, chiedono al Tribunale di Milano un patteggiamento a due anni e otto mesi per il loro assistito. Oltre a Tanzi altri nove imputati chiedono il patteggiamento

- 31 mag: il Tribunale, presieduto da Luisa Ponti, decreta «l'inammissibilità» del rito speciale disponendo, invece, la prosecuzione del giudizio a carico di Tanzi e altri imputati - 23 set: i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano, davanti ai quali si celebra il processo per il crac Parmalat dichiarano chiusa l'istruttoria dibattimentale e hanno disposto il procedersi oltre nella discussione.

- 6 ott: Procura di Milano chiede tredici anni di reclusione per Calisto Tanzi, ex patron di Parmalat, per il crac dell'azienda emiliana.

- 17 nov: Nelle sue dichiarazioni innanzi al Tribunale di Milano, Tanzi nega di avere«ideato» e di aver «avuto consapevolezza» che potesse nascere «la grande truffa».

- 9 dic - Si conclude con la riconferma delle richieste di condanna, la replica del procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco al processo sul crac della società parmigiana.

- 17 dicembre: i giudici della prima sezione del Tribunale di Milano entrano in camera di consiglio per decidere la sentenza al processo Parmalat che riguarda Calisto Tanzi e altri otto imputati fra persone fisiche e giuridiche, per i quali si è proceduto con il rito ordinario. Il presidente del collegio, Luisa Ponti dichiara chiuso il dibattimento e annuncia il ritiro del Tribunale in Camera di consiglio per la decisione

- 18 dicembre: Calisto Tanzi è riconosciuto colpevole dei reati di aggiotaggio, ostacolo all'attività degli organi di vigilanza, concorso in falso con i revisori e condannato a dieci anni di reclusione. Assolti tutti gli altri imputati, tranne la società Italaudit.

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