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Terna conquista la rete dell'Enel per 1,15 miliardi

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20 dicembre 2008

Quasi un anno di trattative. Ma alla fine Enel e Terna hanno definito la cessione al gestore nazionale delle grandi dorsali di trasmissione elettrica delle linee ad alta tensione ancora in possesso dell'ex monopolista dell'elettricità italiana.
L'operazione verrà perfezionata con il passaggio a Terna dell'intero capitale di Enel linee alta tensione, società interamente posseduta da Enel distribuzione alla quale quest'ultima, prima del closing, conferirà il ramo d'azienda costituito dalle linee e dai rapporti giuridici correlati, «che a regime sarà intitolato a ricevere un gettito tariffario pari a circa 133 milioni di euro calcolati sulla base delle tariffe 2008» si legge in una nota congiunta delle sue società.
Il corrispettivo per la cessione è stato definito in 1.152 milioni di euro, rispetto ad una "base" di trattativa che l'Enel aveva individuato attorno al miliardo e mezzo di euro. Soddisfatto comunque l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti: considerando anche la componente tariffaria relativa al riconoscimento delle efficienze pregresse, il cosiddetto profit sharing, che rimane in capo all'Enel, l'operazione – rimarca Conti – valorizza appunto gli asset per circa 1,5 miliardi di euro totali.
Terna, che finanzierà l'operazione interamente con l'indebitamento «usufruendo di linee di credito già disponibili», con i 18.583 chilometri di alta tensione ceduta da Enel diventa proprietaria di 61.769 chilometri di rete, collocandosi al settimo posto tra i Tso (Trasmission Sistem Operator) mondiali e consolidando il primo posto tra i gestori di rete indipendenti in Europa. Davanti a lei nel Vecchio Continente solo la francese Rte (oltre 80mila chilometri) controllata al 100% dalla società pubblica Edf.
Rispetto a tre anni fa, Terna, che attualmente controlla il il 98,3% della Rete di Trasmissione Nazionale, ha praticamente raddoppiato la propria capacità. Nel luglio 2005 possedeva infatti 34.685 chilometri di rete, e da allora ne ha acquisiti ulteriori 27.084 (+78%): 699 da Acea (nell'agosto 2005), 2.756 da Edison (ottobre 2006), 1.095 da Aem Milano (ottobre 2006), 220 da Aem Torino (aprile 2007), oltre alla quota rilevata oggi da Enel.
Per Terna l'operazione annunciata ieri «comporta una crescita – puntualizza la nota diffusa ieri – di circa il 45% in termini di chilometri complessivi di linee e del 18% in termini di Regulated Asset Base (RAB), unitamente ad impatti positivi sul conto economico della società già a partire dal primo anno di consolidamento». «L'accordo porterà Terna al primo livello in Europa», rimarca l'ad, Flavio Cattaneo.
L'Enel, dal canto suo, compie il primo passo verso quella riduzione del debito promessa agli analisti in più occasioni. Conti ipotizzava, ancora nel giugno scorso, un valore dell'asset superiore a 1,5 miliardi, ma poi il prezzo è stato un po' limato anche in conseguenza della crisi dei mercati.
Nell'ultima conference call con gli analisti l'ad dell'Enel aveva ribadito l'impegno a portare il debito Enel sotto i 50 miliardi di euro «entro fine del 2008». L'11 novembre Enel aveva indicato un indebitamento netto di circa 51,3 miliardi, contro i 55,7 miliardi di fine 2007, e la cessione annunciata ieri dovrebbe dunque consentire al gruppo di centrare l'obiettivo.
(F.Re.)

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