L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, lo scorso weekend ha fatto visita al quartier generale della Chrysler, ad Auburn Hills, nel Michigan. Una visita informale. Per conoscere i dettagli del piano di rilancio e parlare dell'alleanza con il Lingotto. Lo ha comunicato l'amministratore delegato della casa americana, Robert Nardelli, indirettamente, in una e-mail ai dipendenti, riportata dall'agenzia Bloomberg.
Pochi giorni dopo l'annuncio della Fiat, che entrerà in Chrysler con una quota del 35%, Marchionne e altri dirigenti del Lingotto hanno dunque colto l'occasione per uno scambio di opinioni con i manager della Chrysler e per dare un'occhiata alle vetture in produzione.
Nella e-mail, Nardelli fa il punto sul piano di ristrutturazione della casa americana, in vista della scadenza del 17 febbraio. Data entro la quale dovrà presentare un report al governo Usa per ottenere il finanziamento da 7 miliardi di dollari approvato dal Tesoro.
Tra le altre misure che il management sta attuando, Nardelli ha citato il tentativo di spuntare prezzi più bassi per i componenti da assemblare, il taglio dei margini per i rivenditori, la riduzione del debito a livelli sostenibili: «Il prestito del Tesoro - ha spiegato Nardelli - ci impone di cercare di risparmiare in tutti i modi».
Citroen-Fiat? Dopo l'accordo con Chrysler, si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile ulteriore partnership tra il gruppo Psa e la Fiat. Una notizia che, per ora, non ha avuto conferma dai vertici di Citroen Italia. «Non so nulla di tutto questo, assolutamente. Non ho nessuna informazione a riguardo», ha spiegato Jean Philippe Imparato, direttore generale di Citroen Italia . «Quello che mi interessa, per ora - precisa il dg della casa d'oltralpe - è far bene sul mercato italiano con la nostra gamma di vetture». Attualmente l'unica collaborazione tra la casa del Lingotto e il costruttore francese, come ricordato dal dg, riguarda solo ed esclusivamente la gamma di veicoli commerciali.