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Gran Bretagna, il Governo vara
un nuovo piano salva-banche

di Nicol Degli Innocenti

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19 gennaio 2008
Il Primo ministro britannico Gordon Brown (Foto Epa
Royal Bank of Scotland,perdita record nel 2008

Nuovo piano di sostegno per le banche britanniche: a meno di tre mesi dall'ultimo salvataggio del settore, il premier Gordon Brown ha annunciato stamattina una serie di interventi per allentare la stretta creditizia e aiutare le banche a superare la fase piu' acuta della crisi. "L'intervento di ottobre era mirato a ricapitalizzare le banche, quello di oggi serve a far ripartire il credito, - ha detto Brown in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling lunedì mattina. – Ma ci saranno obblighi ben precisi per le banche, che dovranno sottoscrivere accordi vincolanti." Londra concede al settore altri miliardi di sterline di aiuti – la cifra e' impossibile da calcolare, ha detto il premier – ma con precise e rigide condizioni. Il tono rispetto a ottobre e' cambiato: Brown ha parlato della sua "rabbia" per le "decisioni irresponsabili" prese dalle banche in passato ed ha insistito sulla necessita' di una piu' rigida regolamentazione del settore concordata a livello internazionale.
Sotto i riflettori e' soprattutto Royal Bank of Scotland (Rbs), che stamani ha annunciato le peggiori perdite mai registrate da una societa' britannica: 28 miliardi di sterline, 8 miliardi di perdite prima degli oneri straordinari e il resto perdite legate all'acquisizione della banca olandese Abn Amro. Il Governo ha convertito le sue azioni preferenziali della banca in azioni ordinarie per ridurre l'onere degli interessi annuali, aumentando cosi' la sua quota di Rbs dal 58 al 70 per cento. Brown ha pero' negato stamattina che una piena nazionalizzazione della banca sia inevitabile, come sostengono alcuni analisti. Northern Rock, la banca nazionalizzata, riprendera' a concedere mutui e prestiti, ha anche detto Brown.

I tre interventi del nuovo piano per le banche
Il nuovo piano di sostegno delle banche e' articolato in tre interventi. Il primo e' l'assicurazione degli asset a rischio: le banche devono individuare gli asset "tossici"che il Governo assicura in cambio di una commissione. Il secondo e' l'ampliamento del sistema di garanzie al credito da 250 miliardi di sterline annunciato in ottobre, che e' stato esteso fino alla fine dell'anno. Il terzo, un piano innovativo che secondo molti analisti verra' "imitato" da altri Governi, e' una garanzia per le asset-backed securities, compresi mutui, debiti societari e personali, per far ripartire i mercati del wholesale funding.

Il ruolo della Banca d'Inghilterra

Un ruolo di rilievo e' assegnato alla Banca d'Inghilterra, che immettera' piu' liquidita' sul mercato, ampliando da 30 giorni a un anno la sua Discount Window in cambio di una commissione aggiuntiva di 25 punti base. La BoE avra' inoltre un fondo da 50 miliardi di sterline, garantito dal Tesoro, per acquistare asset e aumentare la massa monetaria. "La Asset Purchase Facility rappresentera' uno strumento importante," ha dichiarato oggi il governatore Mervyn King.
Le misure annunciate oggi servono a rafforzare la stabilita' del sistema finanziario e sono necessarie perche' un crollo del sistema bancario "trascinerebbe nel baratro anche l'economia britannica", ha detto Darling senza mezzi termini.
Gli economisti hanno accolto con favore il piano del Governo ma hanno avvertito che potrebbe non bastare. "Non e' chiaro se queste misure da sole saranno sufficienti a far ripartire il credito, - ha detto Vicky Redwood, UK economist di Capital Economics. – Innanzitutto ci vorra' tempo prima che queste misure abbiano un impatto e alcune non entrano in vigore fino ad aprile. Inoltre le banche subiranno enormi perdite nei prossimi anni a causa della recessione e avranno bisogno di capitali aggiuntivi. E resta il problema che le banche in piena recessione saranno comunque riluttanti a concedere crediti, quindi riteniamo che dei tetti stabiliti dal Governo siano necessari, se non una piena nazionalizzazione."

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