Le maggiori istituzioni internazionali hanno messo a punto un primo piano di aiuti ai Paesi dell'Europa centrale e orientale, dove la crisi ha duramente colpito il sistema economico e finanziario con il rischio di pesanti ripercussioni sull'area occidentale.
Oggi la Banca Mondiale, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno annunciato a Londra aiuti per 24,5 miliardi di euro, e il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Khan ha sottolineato l'importanza di uno sforzo comune per attenuare la crisi del credito nella regione: «L'iniziativa lanciata oggi aiuterà le singole istituzioni finanziarie - ha detto Strauss-Kahn secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg - mentre le linee di credito dell'Fmi continueranno a sostenere questi Paesi a livello macroeconomico».
Intanto l'Ungheria chiederà all'Unione Europea un pacchetto di aiuti da almeno 180 miliardi di euro per i Paesi dell'Europa dell'Est. La richiesta verrà ufficialmente avanzata al vertice Ue del prossimo primo marzo a Bruxelles dal primo ministro ungherese Ferenc Gyurcsany, il quale ha spiegato che il Programma europeo di stabilizzazione e integrazione dovrebbe prevedere finanziamenti a breve termine per i governi, una ristrutturazione coordinata del debito privato, la ricapitalizzazione delle banche e nuova liquidità per le imprese per almeno 12 Paesi dell'area.