Via libera all'acquisto della quota del 25% di Endesa, detenuto da Acciona, da parte di Enel. Il gruppo guidato da Fulvio Conti è salito al 92% di Endesa ponendo così fine ad una partnership che in alcuni momenti, secondo la stampa iberica, aveva registrato qualche tensione fra la sponda italiana e quella madrilena, poi puntualmente smentite da entrambe le società.
L'operazione era già stata strutturata da tempo: il valore della quota del gruppo di costruzioni iberico è fissato a 11,1 miliardi di euro e ad Acciona andranno almeno 8 miliardi in contanti e la restante parte in asset di produzione di energia rinnovabile di Endesa, attraverso i quali la società spagnola si avvia a diventare il secondo operatore al mondo nell'eolico dopo la spagnola Iberdrola. Con questi 11,1 miliardi infatti Acciona rileverà per 3 mld di euro le rinnovabili da Endesa mentre con gli oltre 8 mld restanti ridurrà il suo debito.
Il cda di Endesa, oltre all'esame dei conti 2008, ha anche deciso la distribuzione del dividendo che dovrebbe superare i 6 mld di euro e che rappresenta un tassello importante dell'operazione. Lo stacco è infatti servito ad Enel, sia per finanziare parzialmente l'operazione, sia a ridurre il valore degli asset che ha acquistato. Per la parte in contanti, comunque, Enel attingerà ad un prestito sindacato da 8 miliardi (erogato da 12 banche di cui 11 creditrici di Acciona) che sarà integrato con 1,6 miliardi, parte del dividendo che Enel riceverà da Endesa e che complessivamente dovrebbe ammontare intorno ai 4 miliardi di euro
Secondo i patti firmati tra Enel e Acciona, in occasione dell'acquisizione di Endesa, il gruppo di costruzione spagnolo guidato da Josè Manuel Entrecanales poteva esercitare la sua opzione di cessione della partecipazione nel 2010. Ma Acciona, che ha la necessitá di alleggerire il proprio indebitamento, ha deciso di accelerare i tempi.
Con la firma dell'accordo nasce un colosso da 94.300 Megawatt di potenza installata, attivo in 22 Paesi e su tutta la filiera delle fonti energetiche, primo operatore in Italia, Spagna e Slovacchia e leader nelle rinnovabili nelle due Americhe. Secondo i dati del 2008, consolidando pro-forma il bilancio di Endesa al 100% all'interno di quello di Enel, il nuovo gruppo potrà contare su una potenza installata di 94.300 Mw, che lo rendono la seconda utility in Europa, dietro solo alla società pubblica francese Edf, che ha 127.000 Mw, ma davanti alla tedesca E.On (84.000 Mw), la francese Gdf Suez (55.000 Mw), l'altra tedesca Rwe (45.000 Mw) e la spagnola Iberdrola (43.000 Mw).