Niente da fare. Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti non è riuscito a bloccare i superbonus per i manager che hanno messo in ginocchio il gruppo Aig. Tutto ciò che ha ottenuto è una riduzione dei premi futuri.
Il presidente del gruppo assicurativo, Edward Liddy, ha comunicato alle autorità che la compagnia è legalmente obbligata a versare ai dirigenti i superbonus relativi al 2008, per un totale di 165 milioni di dollari. E poco importa che il consigliere economico del presidente Barack Obama, Larry Summers, abbia definito «oltraggiosa» la decisione.
Oltraggio legale. Il presidente del gruppo Aig ha spiegato al Tesoro che i superbonus erano previsti da accordi stabiliti ben prima della crisi finanziaria che ha portato la compagnia sull'orlo del fallimento. E il Tesoro americano, che ha stanziato 170 miliardi di dollari di aiuti federali per evitare il collasso del gruppo Aig, ha dovuto rassegnarsi. Lo stesso Summers ha commentato amaramente: «Siamo uno stato di diritto, i contratti vanno rispettati».
Tagli per il 2009. Le cose dovrebbero cambiare, però, per il futuro. Secondo quanto annunciato dai vertici del gruppo Aig, i bonus relativi al 2009 saranno tagliati di almeno il 30% e i top manager di Aig Financial Products - la filiale con base a Londra responsabile del buco in bilancio - avranno una retribuzione annua simbolica di un dollaro, mentre per tutti gli altri impiegati della filiale ci sarà una taglio del 10 per cento. Le altre forme di compensazione "no cash" (non in denaro) verranno ridotte o eliminate.