«Alla fine, mi assumo io la responsabilità» dei bonus che sono stati versati da Aig. «Ci sono grandi pasticci, che ora noi dobbiamo risolvere». È quanto ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel corso di una conferenza stampa indetta prima del suo viaggio in California, secondo quanto riportato da Fox News.
Obama si è rivolto a tutti coloro che hanno visto nel segretario al Tesoro Tim Geithner il responsabile dello scandalo dei bonus che sono stati versati dalla società (165 milioni per il 2008 a executive e manager nonostante le gravissime perdite della divisione prodotti finanziari). Il presidente ha precisato di rifiutare «il gioco dello scaricabarile» sul suo ministro, verso il quale ha ribadito di avere «una completa fiducia».
«La gente ha ragione ad arrabbiarsi, anch'io sono arrabbiato», ha commentato ancora il presidente. Per Obama è stato «un eccesso di ingordigia e di rischi» a rendere «vulnerabile l'economia statunitense». Il presidente Usa ha aggiunto che «la cosa più importante che si può fare è stabilizzare il sistema finanziario» e che «la decisione di nazionalizzare Aig è stata giusta». Infine, Geithner «sta facendo tutti i passi giusti per affrontare le difficoltà».
Il segretario al Tesoro, poche ore prima dell'intervento del presidente, ha annunciato che Aig dovrà rimborsare i 165 milioni di contributi pubblici che ha versato come bonus ai propri manager. In una lettera inviata al Congresso poche ore prima delle audizioni su questo caso, Geithner ha spiegato che il rimborso sarà dedotto dagli ulteriori aiuti per 30 miliardi previsti dal pacchetto per il salvataggio di Aig. «Imporremo ad Aig un impegno contrattuale a ripagare il Tesoro», ha spiegato Geithner.
Proprio oggi il ceo di Aig, Edward Liddy, ha comunque difeso la decisione della compagnia di pagare i lauti bonus ai dirigenti responsabili delle speculazioni che hanno portato sull'orlo del crack il colosso assicurativo Usa, salvato con oltre 170 miliardi di aiuti statali. Nel discorso preparato per l'audizione in Commissione Servizi Finanziari della Camera, Liddy ha definito «ripugnanti, disgustose» le maxi-gratifiche, ma ha dichiarato che la società era legalmente obbligata a versarle. Tuttavia il numero uno di Aig ha anche dichiarato di avere chiesto ai dipendenti che hanno incamerato più di 100mila dollari in premi di fare un passo indietro e restituire almeno la metà del premio.