«Mi sembra una picconata alla Banca d'Italia un po' eccessiva» così l'amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, ha risposto a chi chiedeva un giudizio sul ruolo assegnato ai Prefetti per la vigilanza sul credito. «Però - ha aggiunto il top manager - noi siamo totalmente pronti a dare la massima collaborazione a chiunque verrà incaricato da Governo e Parlamento a svolgere questo ruolo». In ogni caso, per Passera, «la proposta ha bisogno di un ulteriore approfondimento».
Per quanto riguarda l'auspicio del ministro sull'affidare la vigilanza alla Banca centrale europea, Passera ha osservato: «Prima bisogna unificare leggi e le norme a livello europeo. Sarebbe bellissimo se la politica recuperasse il grande tempo perduto in questi anni cercando di creare un unico mercato dei servizi in Europa, fatto che manca. Poi, quando ci saranno regole e norme uniche, sarà giocoforza parlare di controllo unificato a livello europeo». In questo senso, «la Banca d'Italia ha un ruolo importantissimo da giocare ed è dal lavoro comune delle banche centrali e dai vari organismi di vigilanza che può iniziare quel percorso di coordinamento e di unificazione».
In ogni caso «certamente la Bce - ha detto Passera - fin da subito può svolgere un compito importante di coordinamento tra le autorità di supervisione e rendere la vita un po' più facile a quelle banche che, avendo attività in più Paesi, oggi si trovano a dover interloquire con diversi organismi di vigilanza. Però il percorso logico - ha concluso - è avere norme comuni, un unico libro delle regole a livello europeo, un unico mercato anche per i servizi bancari per poi avere supervisione sempre più coordinata».
Infine, Intesa Sanpaolo valuterà il ricorso ai cosiddetti Tremonti bond nel prossimo consiglio di amministrazione del 20 marzo.