PARIGI – Crolla oggi alla Borsa di Parigi il titolo Psa Peugeot Citroen dopo l'annuncio ieri sera del siluramento di Christian Streiff, che si trovava alla guida del gruppo da poco più di due anni. Intanto sono contrastate le reazioni sul nome del suo successore, Philippe Varin, in una fase finanziaria delicatissima per il costruttore automobilistico.
A metà giornata l'azione perdeva oltre il sette per cento. Varin è un manager apprezzato, che è riuscito negli ultimi anni a risanare il produttore di acciaio Corus. Non è un « uomo della finanza », ma un manager molto attento alle esigenze industriali. Già per sostituire Jean-Martin Foltz era girato il suo nome, anche se poi i vertici del gruppo gli avevano preferito Streiff. L'assenza di esperienza nel campo automobilistico, pero', puo' giocare a suo sfavore e sembra inluenzare negativamente in queste ore gli investitori. D'altra parte il manager prende le redini di Psa in un momento di grande confusione, dopo che molti esponenti del top management (compreso il già influente direttore delle risorse umane, Jean-Luc Vergue) hanno sbattuto la porta.
E' stato il consiglio di sorveglianza di Psa, presieduto da Thierry Peugeot, ad annunciare domenica sera l'allontanamento di Streiff. E, secondo i media francesi, è stata proprio la famiglia Peugeot, ancora azionista di riferimento del gruppo, a volerne la testa. Le voci di un siluramento del manager avevano avuto inizio alla metà dell'anno scorso quando Streiff era stato vittima di un'emorragia cerebrale, dalla quale si era comunque ripreso. Nelle ultime settimane si era ritrovato al centro delle polemiche per aver voluto resistere al Governo francese, che ha concesso a Psa un prestito di tre miliardi di euro, ma rifiuta nuove riduzioni della manodopera in Francia. Streiff, invece, aveva annunciato il taglio di 11mila posti di lavoro a livello mondiale nel 2009, anche negli stabilimenti francesi.