Utile operativo di 1 miliardo nel 2008 per Allianz Italia, che ha contribuito per oltre il 13,5% all'utile operativo del gruppo Allianz. L'indicazione viene da Enrico Cucchiani, presidente di Allianz Italia e membro del consiglio di gestione di Allianz, interpellato da Radiocor a margine di un incontro all'Ispi.
«Il gruppo Allianz nel 2008 ha avuto un utile operativo di 7,4 miliardi, che per 1 miliardo è frutto delle attività italiane del gruppo», sottolinea Cucchiani in base ai dati provvisori 2008 che verranno approvati dal cda a marzo. Più in particolare, spiega Cucchiani, nei rami danni l'utile operativo di Allianz Italia è stato di 729 milioni e nel vita di 217 milioni, mentre Allianz Bank ha registrato un utile operativo di 55 milioni «proprio in linea con il budget».
Si tratta di risultati, sottolinea Cucchiani, ottenuti dopo svalutazioni molto prudenziali, che nonostante «coperture interessanti» sono ammontate a 712 milioni: 300 milioni imputati alle attività danni e 412 milioni al vita. Il livello di solvibilità del gruppo è tra i migliori del mercato: il 161% secondo i parametri di Solvency I. La compagnia tedesca nei giorni scorsi ha annunciato un rosso di 2,4 miliardi per le perdite della controllata Dresdner Bank, ma Cucchiani sottolinea la sua buona tenuta a livello di risultato operativo, che se a livello di gruppo è calato del 28% dai 10,3 milioni record del 2007, in Italia ha limitato la flessione al 14%.
Allianz Italia è il secondo gruppo assicurativo del mercato italiano e dal 2008 integra le attività che erano di Ras, Lloyd Adriatico e Allianz Subalpina. In Italia il gruppo ha registrato nel 2008 un calo dei premi: «Nel vita la contrazione nella bancassicurazione è stata molto pesante», spiega Cucchiani. «I nostri partner sono da un lato Unicredit e dall'altro Antonveneta, che con il passaggio a Mps è uscita dalla nostra orbita. L'impatto è stato forte sui volumi, ma molto meno sulla redditività, visto che il ritorno sul capitale allocato in tutto il ramo vita nel 2008 è stato di quasi il 12%. Quanto al vita tradizionale, attraverso il canale degli agenti, è rimasto stabile». Complessivamente Allianz Italia nel 2008 ha raccolto nel vita premi per 6,1 miliardi (3,4 miliardi dai canali proprietari e 2,7 miliardi da bancassicurazione), con un calo del 36%.
Quanto ai danni, prosegue Cucchiani, «la nostra filosofia è che sia male espandere gli affari nelle fasi come questa, di ciclo negativo. Anzi, bisogna fare molta attenzione alla raccolta che si porta in casa. Abbiamo una visione prudente e di lungo termine, lo considero un investimento sul futuro». Così nei danni Allianz Italia nel 2008 ha visto una contrazione della raccolta a perimetro costante di circa il 5% a 4,7 miliardi di premi. «Siamo di fronte a una congiuntura particolarmente negativa», rileva Cucchiani. «Contrazione dei premi, deterioramento tecnico, niente margini finanziari e necessità di svalutazioni. Penso - ha aggiunto - che il mercato si troverà a rivedere le politiche di prezzo dovendo affrontare combined ratio elevati e rendimenti finanziari bassi. Prevedo che il mercato non potrà non correggere il tiro, pena un indebolimento del settore». Allianz Italia nel 2008 ha intanto provveduto a un rafforzamento delle riserve sinistri, portandole al 149% dei premi dal 141% del 2007, a fronte di un combined ratio del 96,7% (95,9% esclusi i costi di integrazione), in peggioramento dal 94,8% dell'anno prima ma sempre su livelli tra i migliori di mercato. (Chiara Manzoni - Radiocor il Sole 24 Ore)