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Bernanke: «Piano Fed di acquisto bond
produce gli effetti voluti»

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3 apriile 2009

Il programma della Federal Reserve di acquistare bond e cartolarizzazioni di mutui «sta avendo gli effetti voluti». Lo ha detto il presidente della Fed Ben Bernanke, in un intervento preparato per una conferenza organizzata dalla Fed di Richmond. Bernanke ha anche sottolineato che la Fed continua a monitorare da vicino l'entità delle riserve tenute all'istituto centrale dalle banche commerciali, dicendo che se queste non sono ben gestite possono rendere più difficile per la Fed eventualmente adottare una politica monetaria più restrittiva.

Il piano della Fed sta avendo successo in quanto ha permesso un calo dei costi dei prestiti alle famiglie e alle imprese. La Federal Reserve ha lanciato un programma di acquisto di Treasury a lungo termine per 300 miliardi di dollari e di prodotti legati a cartolarizzazioni di mutui (Mbs) per 1.450 miliardi. I tassi dei prestiti, che Bernanke ha ricordato non corrispondono molto a quelli della Fed, sono scesi tra l'1% e l'1,5% da quando il piano di acquisto di Mbs è stato annunciato la prima volta nel novembre scorso. «Con il tempo, tassi per i prestiti più bassi potrebbero aiutare a migliorare le condizioni del mercato immobiliare, la cui persistente debolezza ha avuto l'impatto più forte sulla situazione economica e finanziaria in generale, e miglioreranno le condizioni finanziarie di molte famiglie facilitando i rifinanziamenti», ha detto Bernanke. Nel suo intervento il presidente della Fed ha accennato solo rapidamente allo stato dell'economia, dicendo di avere «grande fiducia» sulla sua forza di base. Il discorso, infatti, si è focalizzato piuttosto sullo stato patrimoniale della Fed, che vedrà «crescere in maniera considerevole il possesso di titoli di alta qualità». Infatti, ha sottolineato Bernanke, solo il 5% di quelli in portafoglio sono legati a prestiti a Bear Stearns e ad Aig, e quindi cosiderati più a rischio. «Tuttavia, noi ci aspettiamo di essere ripagati interamente», ha aggiunto il presidente della Fed.

3 apriile 2009
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