«Il mito di Re Mida, il re che trasformava in oro tutto ciò che toccava, si è in qualche modo
ripetuto» ma ora quest'era è finita e «servono delle regole». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti al termine della conferenza internazionale Global Standard, lavori ai quali hanno partecipato economisti e illustri accademici. Servono standard normativi globali perché «non si può entrare nel nuovo secolo con gli strumenti del vecchio secolo». La crisi, ha detto Tremonti, «probabilmente è stata superata nella sua fase apocalittica», ma i governi devono continuare a tenerla sotto controllo. Poi l'attacco alla finanza e ai banchieri: «negli ultimi anni hanno esagerato. Lo hanno fatto perché non c'erano regole ed é per questo che occorre cominciare a discutere dei principi per poi passare alle applicazioni e alle sanzioni».
«L'ombra della crisi - ha detto Tremonti - è stata eliminata quando sono scesi in campo i governi, a ottobre 2008 a Parigi, durante il G-20 di novembre a Washington e poi ancora al G-20 di Londra». Il ministro ha quindi sottolineato come sia stata data «maggiore rilevanza alle regole che servono a ridare fiducia» e a evitare nuove crisi come quella attuale.
Verso nuove regole per superare la crisi
Primi passi, dunque, per la messa a punto di un nuovo set di regole internazionali per superare la crisi globale, l'iniziativa lanciata dalla presidenza italiana del G-7. Sulle nuove regole da condividere a livello internazionale - ha detto Tremonti - «abbiamo iniziato una discussione in termini generali, di principio. C'è ora un appuntamento da definire, probabilmente in settembre. È stato iniziato un processo molto complesso». Sul global standard il ministro dell'Economia ha detto che «è appena iniziato un processo complesso». Si lavora su 12 punti condivisi. Le prossime tappe per discutere delle nuove regole saranno il G-8 finanziario di giugno a Lecce, il G-8 dei Capi di Stato e di Governo di luglio a L'Aquila e un nuovo appuntamento in autunno. Oggi, spiega il titolare di Via XX Settembre, «c'è stata una discussione preliminare, ma fondamentale», perchè siamo in una fase in cui «contano i materiali culturali e non solo quelli tecnici». (N.Co.)