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Una polizza «100 e lode» per gli studenti modello

di Riccardo Sabbatini

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23 maggio 2009

Sottoscrizione entro i 9 anni con un premio da 550 euro

Avete un figlio con gli occhi vispi, che vi interroga sulle costellazioni celesti, studia con profitto e, al cinema, preferisce "Jurassik Park" alla "Carica dei 101"? La polizza "100 e lode" potrebbe fare al caso vostro. È la prima assicurazione meritocratica a misura di studente modello. Se questi conclude la maturità con il massimo dei voti (100 e lode) l'assicuratore si impegna a pagare le successive tasse universitarie, in qualsiasi ateneo al mondo, fino a 120mila euro. Il costo della scommessa "meritocratica" è, tutto sommato, accettabile: un premio di 550 euro, eventualmente rateizzabile. Lo propone Arfin, piccola compagnia specializzata nei rami cauzioni e credito (15 milioni di premi raccolti nel 2008) e che, attraverso la sua iniziativa – è scritto nelle note informative – si propone di «azzerare per quanto possibile i privilegi della nascita, dando la possibilità ai ragazzi di autorealizzarsi sulla base del loro impegno e del loro merito». Superando la barriera d'ingresso rappresentata dalle alte tasse d'iscrizione delle migliori università.
Normalmente l'assicuratore, in una polizza di "puro rischio", paga quando si verifica un evento luttuoso o comunque, sgradevole: la morte del beneficiario, un infortunio, un incidente d'auto. In questo caso, invece, il "sinistro" è un accadimento lieto sul quale - questa è un'altra anomalia nei tradizionali modi di fare degli assicuratori - il beneficiario può influire con i suoi comportamenti, studiando sodo prima della maturità. Anche per questo e per evitare il rischio di antiselezione - cioè che le polizze siano richieste unicamente dai genitori dei "primi della classe" – la sottoscrizione del contratto è consentita soltanto fino al nono anno di età. «Esistono studi realizzati all'estero - spiega Francesco Jacini, amministratore delegato di Arfin – che consentono di poter stimare in modo attendibile la futura performance di uno studente già a dieci anni di età». In una garanzia assicurativa così atipica come è stato possibile stimare il rischio della compagnia? «Normalmente la percentuale di coloro che concludono la maturità con il massimo dei voti – è ancora Jacini a parlare - si attesta intorno allo 0,7-0,9 della popolazione studentesca».
Nei confronti internazionali l'Italia non è ai primi posti. «Secondo il Pisa-test condotto dall'Ocse che stima il livello effettivo di conoscenza raggiunto al termine delle scuole superiori, le regioni settentrionali della penisola sono allineate al livello europeo, quelle centrali sono lievemente sotto la media mentre quelle meridionali sono al fanalino di coda. A guardare i risultati delle pagelle, però, questo divario non risulta». In pratica dietro diplomi d'eccellenza possono nascondersi studenti mediocri. E così per evitare "falsi positivi" la polizza prevede che lo studente superi anche il test in lingua inglese Sat (scholastic aptitude test) reasoning test che gli studenti in Usa sostengono per accedere all'università. Gli Stati Uniti sono il regno della meritocrazia. Se funziona lì, il test, forse può funzionare anche nel Belpaese.

23 maggio 2009
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