La Commissione europea ha dato il via alle proposte per la supervisione dei mercati finanziari (banche, assicurazioni e Borse) nell'Unione europea. La riforma si fonderà sul Consiglio per il rischio sistemico e sul Sistema europeo di supervisori finanziari.
La Commissione europea ha invitato i governi ad agire subito. «Bisogna agire adesso o non si agirà mai più» ha dichiarato il presidente della Commissione Ue che punta a far partire la nuova supervisione entro il 2010. La consultazione pubblica si terrà entro il 15 luglio. Le proposte della Commissione sulla supervisione finanziaria europea rappresentano «un punto di partenza per ulteriori discussioni» ha dichiarato un portavoce del governo inglese. Un segnale positivo da parte di uno dei paesi che più minacciavano resistenza a cedere sovranità nella vigilanza nazionale, affidando il ruolo guida alla Bce. «La natura globale dei servizi finanziari significa che i problemi possono sorgere in un paese e colpirne altri», spiega il portavoce in una nota. «Gli eventi degli ultimi 18 mesi hanno rafforzato la necessità di una cooperazione molto più grande sulla regolazione sia a livello internazionale che all'interno dell'Ue, per garantire che i problemi possano essere gestiti in modo efficiente quando emergono».
Il Consiglio per il rischio sistemico
Rispetto alle ultime versioni circolate nei giorni scorsi, si prevede che a capo del Consiglio per il rischio sistemico (vigilanza macro-prudenziale) ci sia il presidente della Bce. Questo gruppo ha il compito di monitorare e valutare i rischi per la stabilità finanziaria, inviare allarmi preventivi e raccomandazioni di carattere generale o riferiti a singoli stati attraverso l'Ecofin e/o alle nuove autorità di supervisione Ue. Non avrà poteri legalmente vincolanti (altrimenti salterebbe il principio della competenza nazionale della supervisione finanziaria) ma il seguito agli allarmi deve essere assicurato dal sistema "act or explain" (agire sulla base delle raccomandazioni o spiega pubblicamente perché non si agisce). Il Consiglio per il rischio sistemico decide di volta in volta sulla confidenzialità della raccomandazione. «Tenendo presente che non sarebbe vincolante la pubblicazione aumenterebbe la sua efficacia». Del Consiglio fanno parte una sessantina di istituzioni: banchieri centrali nazionali, autorità di supervisione Ue, supervisori nazionali (i governi avranno un osservatore). Il comitato ristretto esecutivo sarà formato da presidente e vice (non deve essere dell'eurozona per equilibrare la guida Bce), due banchieri centrali (uno eurozona e uno Ue), i presidenti delle autorità di vigilanza Ue e un commissario Ue.
Supervisione micro
Il Sistema europeo di supervisori finanziari é l'evoluzione degli attuali comitati Ue per banche, assicurazioni e Borse che oggi hanno solo un ruolo consultivo e non hanno ruolo di vigilanza. Si chiameranno European Banking Authority, European Insurance and Occupational Pensions Authority e European Securities Authority e saranno responsabili dell'armonizzazione delle regole di supervisione dei collegi di vigilanza dei gruppi transfrontalieri, registrazione delle istituzioni finanziarie (agenzie rating, hedge funds), assicurazione del rispetto delle regole Ue, mediare tra posizioni divergenti tra autorità nazionali, coordinare la risposta a crisi, raccogliere dati per la vigilanza micro-prudenziale provenienti dai supervisori nazionali. Le novità rilevanti sono due. Il Sistema di supervisori ha un potere di mediazione quando le autorità nazionali, per esempio nei collegi che vigilano i gruppi cross-border, emergono contrasti. Se dopo una fase di conciliazione risulta impossibile raggiungere un accordo, l'Autorità Ue decide. Si tratta di «una opzione di ultima istanza». La seconda novità riguarda la possibilità di adottare decisioni «direttamente applicabili a istituzioni finanziarie in relazioni a disposizioni legali Ue relative alla supervisione prudenziale relativamente alla stabilità dei mercati e del sistema finanziario».