La Fiat e il gruppo austro-canadese Magna, oltre agli altri due investitori interessati alla Opel - la cinese Baic e l'americana Ripplewood - si preparano a presentare offerte «più dettagliate e non vincolanti» per l'acquisto della Opel. Lo scrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). «Tutte e quattro le (società) interessate dovrebbero presentare, già nei prossimi giorni, offerte più approfondite, più dettagliate e non vincolanti» per l'acquisto della Opel», scrive il quotidiano.
Che la situazione sia tuttore quantomeno fluida non è un mistero. Al punto che il ministro tedesco dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, in un'intervista al quotidiano berlinese Der Tagesspiegel ha ribadito che nella partita Opel «è ancora tutto aperto». Proprio oggi la banca russa a controllo pubblico, Sberbank (in cordata con Magna), ha fatto sapere che le nuove condizioni per l'acquisizione di Opel devono soddisfare la Federazione russa altrimenti potrebbe saltare tutto.
«Le nuove condizioni - ha affermato il numero uno di Sberbank, German Gref, all'agenzia di stampa Ria Novosti - devono soddisfare la banca e la Federazione russa. Se tali condizioni non saranno soddisfacenti non potremo chiudere l'accordo». Alla domanda circa la possibilità del fallimento dei negoziati, il vice presidente della banca russa, Denis Bugrov, ha risposto: «Non posso escluderlo».
Il governo tedesco, il mese scorso, ha annunciato un piano di salvataggio per Opel che prevede che il 55% della compagnia passi sotto il controllo della canadese Magna e Sberbank, mentre il 35% resterebbe a General Motors. I negoziatisono entrati in una fase di stallo per il tentativo di Gm di alzare il prezzo. All'agenzia Interfax, tuttavia, Gref ha dichiarato che l'accordo per l'acquisto della casa automobilistica Opel potrebbe essere chiuso a settembre.
Sull'argomento è intervenuto anche l'ad di Fiat Sergio Marchionne. Su Opel, ha detto, «noi abbiamo confermato il nostro interesse» ma non ci sarà da parte di Fiat un'offerta migliore: «Non credo che si possa migliorare l'offerta della Fiat. È la cosa più razionale dal punto di vista industriale che potevamo offrire». Quanto alle voci relative alla possibile emissione di un bond da un miliardo di dollari, il top manager ha tagliato corto: «Sono solo indiscrezioni. Lo saprete se l'annunceremo».
