Si chiama Dicembre, è «la scatola di controllo dell'impero degli Agnelli». È stata riservatissima fino ad oggi, ma il Sole 24 Ore è riuscito a svelare i patti che la regolano.
Dicembre è la società che custodisce la quota di controllo dell'accomandita Giovanni Agnelli&C Sapaz, a sua volta socia di riferimento della Fiat. Dallo statuto emerge che John Elkann ha pieni poteri, ma, su vendite di quote e assetti azionari, serve il consenso dei soci Gianlugi Gabetti e Franzo Grande Stevens. Il vicepresidente della Fiat non può infatti decidere da solo la vendita di azioni a terzi, neppure ai suoi familiari, senza consenso dei garanti. Gabetti, Grande Stevens e Cesare Ferrero sono soci con un'azione della finanziaria, posseduta al 58,7% da Elkann e per il 41,3% da Marella Caracciolo, e alla loro scomparsa nessun erede potrà subentrare. Dopo la morte di Giovanni Agnelli è stato inserito un vincolo di consanguineità e solo i familiari diretti possono ereditare le quote di altri. L'articolo completo è sul Sole 24 Ore oggi in edicola.