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Stallo fra Finmeccanica e Northrop

dal nostro inviato Gianni Dragoni

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18 giugno 2009
Entro l'estate sarà firmata la terza tranche Eurofighter

Stop al progetto di accordo tra Finmeccanica e Northrop Grumman per la produzione dell'aereo da trasporto militare C27J negli Stati Uniti. Il gruppo statunitense specializzato in aerei militari non è interessato in questa fase a diventare partner del gruppo italiano, che è alla ricerca di un alleato negli Stati Uniti per produrre in maniera più efficiente gli aerei destinati alle forze armate Usa, dopo il mancato accordo con Boeing.

Ronald Sugar, amministratore delegato di Northrop, ha incontrato Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, al salone di Le Bourget. Guarguaglini aveva indicato la fine di questo mese come il termine entro cui verificare un interesse di Northrop a un'intesa. Secondo fonti autorevoli, è emerso che Northrop per ora non intende impegnarsi sul C27J, in quanto preferisce aspettare lo sviluppo del programma Jca (Joint cargo aircraft), che alcuni mesi fa con i tagli al budget della difesa Usa ha subìto la riduzione da 78 a 38 velivoli.
L'interesse di Northrop aumenterebbe se gli Usa incrementassero gli acquisti dell'aereo che è prodotto da Alenia Aeronautica e, nella commessa Usa, è presentato insieme all'americana L-3, capofila dell'appalto. I colloqui e il negoziato informale tra Finmeccanica e Northrop sono quindi sospesi. Potrebbero riprendere se il programma verrà sbloccato. Ma a quel punto anche Finmeccanica potrebbe avere altri orientamenti, benché il numero dei potenziali partner sia limitato: con Boeing c'era stato un accordo che poi è saltato, mentre Lockheed Martin, precedente partner del C27J dalla nascita, si è rivelata un cattivo alleato perché ne è un fiero concorrente attraverso il collaudato C130J.

La produzione del C27J destinato agli Usa proseguirà dunque negli stabilimenti italiani di Alenia, seguita dall'integrazione del velivolo negli Usa a cura di L-3. Ma questo avviene con una capacità produttiva inferiore a quella che sarebbe possibile da intese industriali con un grande costruttore come Northrop o Boeing.

A tenere vive le aspettative di Finmeccanica di tornare a una fornitura di almeno 78 aerei, come in origine, è un'importante iniziativa dei capi di tutte le «National guards» degli Stati, dove ogni Stato ha la sua. Tutti hanno firmato una lettera inviata al Congresso a Washington per sostenere il C27J. Lamentano che la «decimazione» del programma Jca da 78 a 38 velivoli «avrebbe un impatto devastante sulla Guardia nazionale e indebolirebbe la difesa nazionale». Chiedono che venga ripristinata la fornitura di 78 macchine, facendo notare che sarebbe ottimale una dotazione di 91 aerei.

La lettera, firmata dal presidente dell'associazione delle guardie nazionali, Gregory Wayt, con allegate le firme dei 51 capi di tutte le guardie nazionali (dall'Alabama al Wyoming, incluse Guam, Portorico e le Isole Vergini), è stata inviata l'11 giugno ai presidenti del comitato difesa della Camera dei rappresentanti e del Senato e ai «ranking membres», tra cui John McCain, il candidato repubblicano alla casa Bianca sconfitto da Barack Obama.

18 giugno 2009
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