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Draghi alle banche: deve tornare il sostegno alle imprese

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8 luglio 2009

Rallenta il credito bancario alle imprese. «E' particolarmente intensa la decelerazione dei prestiti erogati dai gruppi bancari maggiori», afferma il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nell'intervento all'assemblea dell'Abi. «Da aprile la variazione su tre mesi é divenuta negativa: in maggio era pari a -0,9 per cento su base annua. I prestiti alle famiglie continuano ad espandersi ma a ritmi inferiori». «L'aumento del rischio di credito - sottolinea Draghi - si é tradotto in un ampliamento del divario nel costo del credito tra piccole e grandi imprese con effetti negativi per chi oggi ha maggiormente bisogno di accedere al finanziamento bancario». Draghi sottolinea che va evitato «un eccesso di automatismi» nella valutazione del merito di credito e che c'è «l'esigenza di non far mancare il sostegno finanziario alle imprese con buone opportunità di crescita, reali capacità di superare la crisi».

Affondo anche sulla commissione di massimo scoperto. «Ora le banche devono risolvere la questione alla radice; sostituiscano spontaneamente, una volta per tutte, le commissioni complesse e opache con commissioni ragionevoli sui fondi messi a disposizione; per il resto si riconduca tutto all'applicazione trasparente dei tassi di interesse». Draghi ha sottolineato come è stato «necessario l'intervento del legislatore» dopo che «la ripetuta azione di moral suasion sortiva effetti solo nei confronti dei maggiori gruppi».

Tremonti: moratoria sulla scadenza dei crediti. Un «nuovo inizio» che prenda la forma di «un avviso comune», uno «sforzo» che preveda anche «una moratoria sulle scadenze dei crediti delle imprese» ha invece proposto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti parlando dal palco dell'Assemblea. «È arrivato il tempo per il nuovo inizio. Abbiamo comune responsabilità per il nostro Paese. Quanto fatto è stato necessario. Ma ora, proprio ora, può essere necessario fare di più. Qualcosa che può prendere un avviso comune da produrre subito prima di agosto. Nel rispetto delle regole del patrimonio delle banche, su base non obbligatoria e volontaria. Possono prendere la forma di uno sforzo ulteriore quanto di una moratoria sulle scadenze più pressanti dei crediti delle imprese».

Faissola: basta sterili contrapposizioni. Nella relazione introduttiva il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha sottolineato come «con i provvedimenti del Governo, la collaborazione con le associazioni imprenditoriali e l'azione delle banche sono state create le condizioni finanziarie affinché le imprese, soprattutto piccole e medie, riprendano la strada virtuosa degli investimenti. Sta ora in noi tutti rifiutare la logica delle sterile contrapposizioni quotidiane e rilanciare, con un gioco di squadra, la battaglia dello sviluppo»

8 luglio 2009
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