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Via libera alla fusione di Alleanza e Toro in Generali

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14 luglio 2009


Via libera dell'assemblea dei soci di Generali alla fusione per incorporazione delle controllate Alleanza e Toro. L'operazione prevede lo scorporo dell'intera azienda assicurativa della Toro e di un ramo di Alleanza in una newco Alleanza Toro che, all'esito della fusione, sarà controllata al 100% da Generali. L'ordine del giorno è stato approvato con il voto favorevole del 43,94% del capitale sociale, pari al 99,82% delle azioni depositate. L'operazione, ha spiegato l'ad Giovanni Perissinotto, permetterà di semplificare la struttura societaria e organizzativa in Italia e di realizzare sinergie significative, stimate in circa 200 milioni di euro all'anno dal 2012 (circa 150 milioni al netto delle tasse). Nel dettaglio le sinergie derivano per 100 milioni da maggiori ricavi, per 60 milioni dall'integrazione, con l'eliminazione dei duplicati, e per 40 milioni dai risparmi fiscali netti (impatto contabile dal 2011 per 9 anni). Alleanza Toro, ha aggiunto Perissinotto, «sarà il terzo operatore, escludendo il segmento bancassicurativo, con oltre 5,4 miliardi di euro di premi, di cui circa 3,6 miliardi provenienti dall'attività assicurativa Vita e 1,8 miliardi da quella Danni». La newco, ha spiegato l'ad di Generali, avrà «capacità distributive e commerciali uniche in Italia», con una rete di 2.000 punti vendita e circa 18.000 persone nella vendita, una base clienti superiore ai 3,3 milioni, marchi assicurativi (verranno mantenuti i marchi attualmente esistenti) e know-how affermati.

La riorganizzazione permetterà di semplificare la struttura organizzativa del gruppo e di concentrare le attività assicurative in tre poli principali: Nord-Est, Nord-Ovest e Roma.
Riguardo agli impatti finanziari su Generali, ha proseguito Perissinotto, in termini di "embedded value" per azione l'operazione è immediatamente accrescitiva, anche senza prendere in considerazione l'effetto positivo delle sinergie. In relazione al concambio, infine, contestato da alcuni azionisti di Alleanza, Perissinotto ritiene di «aver fatto le cose per bene. Ci sono stati momenti più favorevoli e altri meno, ma abbiamo comunque riconosciuto un premio». Nel dettaglio, il rapporto di cambio di 0,33 azioni Generali per ogni azione Alleanza risulta in linea con la media del rapporto di cambio desumibile dai prezzi di Borsa delle azioni Generali e Alleanza nel mese antecedente il 13 febbraio 2009 (ultimo giorno prima delle indiscrezioni sull'operazione apparse sulla stampa), ed è superiore del 6% rispetto al rapporto di cambio medio dei precedenti tre mesi e del 13% rispetto al rapporto di cambio medio dei precedenti 6 e 12 mesi.

Quanto alla governance, ha ricordato Perissinotto, il presidente della nuova compagnia sarà Amato Luigi Molinari (ex Alleanza), mentre l'ad sarà Luigi De Puppi (ex Toro), «due manager di grande esperienza e comprovata professionalità».

14 luglio 2009
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