ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

Gregorio De Felice: « Correzione in arrivo sulle Borse»

di Luca Davi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
1 settembre 2009

«Sulle piazze finanziarie mi attendo una correzione prima della fine dell'anno, perché i prezzi hanno già corso molto. Ma la vera sfida sarà il drenaggio della liquidità che è stata immessa sui mercati: da quel momento si capirà se la ripresa cui stiamo assistendo è basata su fondamenta solide». Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaoloo e presidente dell'Aiaf, l'associazione degli analisti finanziari italiani, guarda alla fase di riduzione della massa monetaria come alla cartina di tornasole della solidità del recupero. «In termini di aspettative, nel terzo trimestre la crescita attesa è pari a zero nella maggior parte dei paesi o, al massimo, leggermente positiva. Questo non vuole dire che sia un brutto segno rispetto al -5 o -6% annualizzato del primo semestre. I miglioramenti cui stiamo assistendo sono l'effetto di terapie intensive adottate dalla banche centrali. La vera incognita è capire quali saranno gli effetti collaterali di questi interventi».

I governi sono nel mezzo del guado. O tagliano la spesa per ridurre la massa della liquidità - e spezzano le possibilità di ripresa - oppure mantengono il deficit, aumentando però il rischio inflazione. Come se ne esce?
Deficit così alti non sono sostenibili a lungo. Negli Usa il disavanzo primario è attorno al 12,5% del Pil, nel Regno Unito all'8%, in Giappone al 9%. Il rischio è che si assista alla diffusione di una sindrome italiana della politica fiscale, ovvero una perdita di flessibilità nella gestione del bilancio nazionale. Sia chiaro: i deficit sono indispensabili per allontanare i rischi di crisi come quella del '29. Tuttavia non si può prescindere da un percorso di stabilizzazione dei conti pubblici.

Quando vedremo un rialzo dei tassi di interesse?
Per quanto riguarda la Bce non avremo rialzi fino a metà 2010. L'inflazione è vicina a zero in tutta Europa. Trichet ha chiesto alle banche di erogare più credito. Sarebbe contraddittorio alzare i tassi proprio ora. La chiave di volta, tuttavia, sarà la velocità di circolazione della moneta: se l'enorme massa di liquidità dovesse dar vita a una eccessiva espansione dei depositi bancari oppure a un rialzo eccessivo delle quotazioni delle attività finanziarie, allora l'intervento sui tassi risulterebbe inevitabile.

Il rischio è che ognuno si muova per fatti propri
È vero. Bank of England ha già detto che continuerà con i piani di acquisto dei Titoli di stato. La Fed ha detto che fino a ottobre non cambierà nulla. La Bce dopo la grande immissione di fondi a 12 mesi di luglio ha annunciato altre due operazioni entro fine anno. Analogo il comportamento anche sui tassi: la banca centrale australiana sta già pensando di alzarli, la banca di Israele lo ha già fatto. Sembra che si voglia tornare al piccolo cabotaggio nazionale, dimenticandosi che senza un risposta globale a un problema globale non si va da nessuna parte.
Petrolio e materie prime crescono più velocemente di quanto i fondamentali possano giustificare. C'è il rischio di una nuova bolla?
L'incremento delle quotazioni delle commodity è un primo effetto della grande liquidità in circolazione. Se è vero che un apprezzamento delle materie prime è nella natura della crescita mondiale, è anche vero che la dimensione di questo rialzo sembra essere maggiore di quello che un normale gioco di domanda e offerta lascerebbe supporre. È possibile che una parte di liquidità immessa dalle banche centrali si stia trasformando in speculazione. Le banche centrali devono evitare che scoppi così una nuova bolla.

Dobbiamo attenderci una correzione sui mercati azionari?
Le borse sono sostenute da un miglioramento degli utili aziendali, soprattutto negli Stati Uniti. Il problema è che i risultati sono stati raggiunti grazie a intensi tagli e riorganizzazioni aziendali, non certo da una crescita della domanda e del fatturato. Anche per questo dovremo attenderci un ritracciamento già entro la fine dell'anno.

1 settembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.