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Segnali positivi dal mercato immobiliare

di Enrico Bronzo

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29 SETTEMBRE 2009

Un altro segnale positivo per il settore immobiliare italiano. L'indice dei fondi non quotati italiani è tornato in territorio positivo nei primi sei mesi del 2009, secondo la società di analisi Investment property databank. Il rendimento in media è stato del 0,3% che segue il -1,8% fatto registrare da luglio fino a dicembre 2008, l'unico semestre in negativo dalla rilevazione iniziata da Ipd nel 2000.
Hanno fatto meglio i prodotti specializzati (+1,7%), che hanno una forte esposizione al settore ufficio, rispetto a quelli bilanciati (-1,7%). Considerando gli ultimi 12 mesi, e tutti i fondi immobiliari, quotati e non, l'indice resta invece negativo (-1,5%).
Dal confronto con altre classi di investimento, negli ultimi sei mesi i fondi immobiliari italiani hanno sottoperformato nei confronti dei mercati azionari (+1,5%) e delle obbligazioni (+4,3%). Davide Manstretta, analista capo Ipd per i fondi, sottolinea come "il ritorno di una performance positiva tra gli indici italiani potrebbe riflettere un più generale miglioramento su base italiana del mercato immobiliare diretto".
Intanto il patrimonio di tutti i fondi immobiliari italiani è salito a 20,5 miliardi nel primo semestre dell'anno, con un incremento dell'1,4% su base semestrale e dell'1,9% su base annuale. E' quanto emerge dai dati rilevati da Assogestioni e Ipd presentati martedì 29 settembre a Milano, che evidenziano flussi di raccolta positivi per 548 milioni di euro. Il numero di fondi immobiliari è salito a 143 unità, con 9 nuovi prodotti censiti e uno che è andato in liquidazione anticipata. Pirelli Re sgr è la società di gestione immobiliare con il valore più alto riguardo alle attività gestite che sono pari a 5,9 miliardi di euro; seguono Fimit (4,1 miliardi), Banca Finnat (3,9 miliardi), Bnp Paribas (3,4 miliardi), Gruppo De Agostini e Generali (2,7 miliardi).
A prevalere è il settore uffici (49,6% per i riservati, 58,8% per i retail), seguito da quello commerciale (22,7% fondi retail, 16,2% per quelli riservati). Al terzo posto per gli investimenti dei fondi retail la logistica lascia il posto all'ambito turistico/ricreativo, con impegni per il 5,6%.

29 SETTEMBRE 2009
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