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Marchionne: «Senza proroga agli incentivi sarà un disastro». Bertone produrrà auto Chrysler

di Ilaria Verunelli e Mario Cianflone

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16 settembre 2009

Alcuni modelli Chrysler saranno prodotti da Bertone. Lo ha affermato l'ad di Fiat Sergio Marchionne, il cui annuncio potrebbe anche essere il primo passo nella revisione dei rapporti con Magna, il grande produttore contoterzista che ha "soffiato" la Opel al Lingotto. La casa austro-canadese infatti produce in Austria per Chrysler la Jeep Grand Cherokee e la 300C, due veicoli che rappresentano un notevole allargamento della gamma del gruppo italiano. Le Jeep rappresentano il cuore dell'operazione Fiat-Chrysler, ben più dell'ipotesi di vendere la 500 negli Usa che, allo stato attuale dei crash test, sembra solo una trovata di marketing. La 300C va invece a colmare il vuoto pneumatico che la casa italiana ha nella fascia alta del mercato, dove, però, competere con i "soliti tedeschi" è impresa ardua.

Utilizzare Bertone vuol dire dare speranza all'azienda italiana in crisi, ma ufficialmente la Fiat non ha intenzione di chiudere il rapporto con Magna solo per ripicca. Lo stesso numero uno del gruppo, Sergio Marchionne, ha dichiarato «Per che cosa, per rivincita o per vendetta?», rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo l'acquisizione di Opel da parte di Magna i rapporti di Chrysler con la società austro-canadese cambieranno. «Tutti i fornitori - ha proseguito - devono soddisfare l'interesse della nostra azienda. Nel momento in cui non lo fanno più, il gruppo si sente a rischio e non se ne avvarrà».

Il mancato rinnovo degli incentivi avrebbe un «impatto disastroso»
Sergio Marchionne, parlando con i giornalisti, ha anche confermato gli obiettivi per l'intero 2009. L'ad di Fiat non ha voluto fornire indicazioni sull'andamento del mercato dell'auto italiano a settembre: «Non voglio portare jella», ha affermato scherzando. Quanto poi agli incentivi all'auto, secondo l'ad di Fiat, la decisione di non rinnovarli nel 2010 «avrebbe un impatto piuttosto disastroso sul livello occupazionale in Italia». Credo che per il bene del Paese «sia importante farlo - ha aggiunto Marchionne - ma non voglio giudicare». Questa è una scelta, ha concluso, «che deve fare il Governo Berlusconi basandosi sulle esigenze del Governo».

Sul piano Chrysler, il ceo ha detto che sarà presentato a novembre. «Arriveremo da soli a 6 milioni di unità. Tra noi e Chrysler ci arriviamo», ha detto Marchionne, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fosse alla ricerca di un nuovo partner dopo la vendita di Opel, un dossier che Marchionne ha detto di «avere completamente abbandonato». Riguardo all'acquisto di Opel da parte di Magna l'ad di Fiat ha detto: «Non sono dispiaciuto perché la scelta è stata fatta da altri».

16 settembre 2009
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