Oltre 7 mila aziende in difficoltà continueranno a svolgere la propria attività. Questo è il principale risultato dei primi 2 mesi di vita del progetto "Sos Impresa Italia", lanciato lo scorso 2 settembre, dal gruppo Unicredit, assieme a Confartigianato, Cna e Casartigiani. L'iniziativa ha consentito a più di 2mila imprese di ottenere nuovi finanziamenti o una riarticolazione dell'indebitamento e ad altre 5 mila di essere assistite nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti. Solo nel Lazio, le imprese supportate sono state oltre 1.300 e sono stati erogati più di 700 milioni di euro.
A beneficiarne, in particolare: piccole e piccolissime (meno di 20 addetti) imprese artigiane, del commercio al dettaglio, del turismo e dell'agricoltura. «È il frutto di un lavoro capillare sul territorio - ha sottolineato il deputy Ceo di Unicredit Roberto Nicastro - realizzato attraverso la sigla di oltre 430 convenzioni con Confidi e associazioni sparse da Nord a Sud del Belpaese». Nicastro ha, poi, evidenziato come, complessivamente, nei primi 9 mesi dell'anno le banche retail del Gruppo hanno erogato oltre 8 miliardi di euro a più di 100mila aziende.
Ritardi negli incassi, crisi del settore con riduzione dei fatturati, scarsa patrimonializzazione e calo della fiducia nei partner commerciali, sono i problemi più comuni che assillano le imprese italiane. Ora, è possibile parlarne nelle oltre 80 "task force", presenti sul territorio: 30, operative a livello regionale e 50, a livello provinciale. L'Associazione di categoria si farà carico del problema e, assieme alla banca, studieranno le misure più opportune per affrontare la crisi.
Le soluzioni offerte all'impresa in difficoltà spaziano dall'allungamento fino a 5 anni del piano d'ammortamento, all'accodamento alla fine del piano di ammortamento delle quote capitale delle rate arretrate non pagate, alla sospensione del pagamento della quota capitale attraverso l'inserimento nel piano di ammortamento di rate di soli interessi per 12 mesi e il conseguente allungamento del piano residuo con rate comprensive di capitale ed interessi. È possibile, poi, ottenere il finanziamento a titolo personale degli imprenditori attraverso mutui ipotecari residenziali destinati al riequilibrio finanziario aziendale, il consolidamento di passività a breve termine finalizzato al riequilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria aziendale o il prestito partecipativo, per il rafforzamento patrimoniale dell'azienda. Un'altra soluzione prevista per aiutare l'impresa in crisi è l'allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa.