Centomila euro di sanzione per Elio Lannutti di Adusbef. La multa della Consob è per manipolazione di mercato dei titoli Unicredit ed legata alle valutazioni formulate nell'ottobre 2007, e riportate dal quotidiano «Milano Finanza», dall'esponente dell'associazione dei consumatori (ed ora senatore dell'Italia dei Valori) sull'esposizione di Unicredit in derivati.
«Secondo i nostri calcoli - affermò in piena crisi subprime - il mark to market (contabilizzazione degli asset a prezzo di mercato) di Unicredit è negativo per 4-5 miliardi. Si tratta di uno scandalo grosso dieci volte quello di Italease».
Morale: il 17 ottobre, quando uscirono le dichiarazioni, il titolo della banca perse il 2,40% mentre l'S&p Mib calava dello 0,33%, anche se il giorno precedente Unicredit aveva diffuso una nota per chiarire che l'esposione risultava «pari ad 1 miliardo di euro alla data del 30 giugno».
La sanzione da 100.000 euro, il minimo per i casi di violazione dell'informativa al mercato, per cui si può arrivare a 25 milioni, pare più che altro un invito alla prudenza, visto che in sede di audizione di Lannutti, rileva la Consob, è emerso che «non esistevano modelli, calcoli, studi o documenti prodotti dall'Adusbef inerenti alla valutazione della posizione mark to market in strumenti finanziari della clientela di Unicredit».
Duro il commento di Lannutti: «È la prova provata - si legge in una nota - di una Consob che esegue gli ordini dei banchieri in generale». Adusbef «impugnerà il provvedimento sanzionatorio alla Corte di Appello e nei prossimi giorni convocherà una conferenza stampa per chiedere le immediate dimissioni di Lamberto Cardia».