Arriva da Corrado Faissola l'allarme sul livello delle sofferenze bancarie. Mercoledì era stato
il comitato esecutivo dell'Abi a mettere il dito sulla piaga: il rischio sulle partite incagliate e sui crediti inesigibili. La qualità del credito, in Italia, é infatti peggiorata a seguito della crisi finanziaria. E Faissola ha sottolineato che le perdite su crediti«a fine anno non saranno lontane dai 20 miliardi», rispetto ai circa 11 miliardi di euro dei primi nove mesi dell'anno.
Faissola, intervenuto all'assemblea annuale dell'Aibe (l'Associazione delle banche estere in Italia), ha anche osservato che «non ci attendono mesi facili e di questo dobbiamo essere consapevoli». «Da molti mesi - ha aggiunto - il nostro sistema bancario sta registrando una crescita delle sofferenze. A settembre 2009 quelle lorde sono risultate pari a 55 miliardi di euro, in crescita del 25% su base annua e superiore al 3% in rapporto agli impieghi».
Il presidente dei banchieri ha poi aggiunto che «nel primo semestre del 2009 le rettifiche di valore nette per il deterioramento dei crediti sono state pari a oltre 9 miliardi». Un dato che si é ulteriormente aggravato nel terzo trimestre:«i dati preliminari dei primi nove mesi e relativi alle prime undici banche, parlano di oltre 11 miliardi».