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Banche, rettifiche su crediti
a 18 miliardi nel 2009

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16 dicembre 2009

Crediti in sofferenza a 56 miliardi (+31% su ottobre 2008). In calo i prestiti bancari alle imprese a dicembre, mentre alla fine del 2010 e del 2011 i finanziamenti sono attesi in crescita. In crescita i finanziamenti alle famiglie. Impieghi in lieve ripresa

Impieghi in lieve ripresa, tassi sui mutui al minimo storico e sofferenze in forte crescita. I dati emergono dal Bollettino mensile dell'Abi (l'associazione della banche italiane) secondo cui a novembre i prestiti bancari sono aumentati dell'1,66% su base tendenziale contro lo 0,12% di ottobre. L'andamento resta comunque sensibilmente inferiore rispetto al +3,87% di novembre 2008. Il tasso sui prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni (ovviamente non si parla di mutui a tasso fisso) è calato al 2,85%, il valore più basso mai raggiunto (dal 2,97% di ottobre). Un anno fa, a novembre del 2008, i tassi erano al 5,54 per cento.

Quel che più preoccupa, però, è il nuovo consistente aumento dei crediti in sofferenza a ottobre: le sofferenze lorde sono state di 56,58 miliardi di euro, 1,6 miliardi in più rispetto a settembre. Ma soprattutto 13,3 miliardi in più nel confronto con ottobre dell'anno scorso (+30,7% annuo). In rapporto agli impieghi, a ottobre le sofferenze sono state pari al 3,21%, in aumento rispetto al 2,48% dello stesso mese del 2008. È da rilevare - sottolinea l'Abi - come negli ultimi mesi ci si sia stata una "sensibile crescita" di questo indicatore, che è passato dal 2,27% di novembre dell'anno scorso a oltre il 3,2% di ottobre.

Le sofferenze al netto delle svalutazioni, invece, a ottobre sono state pari a 33,4 miliardi, 1,5 miliardi in più rispetto a settembre e 11,7 miliardi in più rispetto alla fine del 2008. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato a 1,92% (era 1,24% a dicembre dell'anno scorso), mentre il rapporto tra sofferenze nette e patrimonio di vigilanza è stato pari a 11,48% (era 7,84% alla fine dell'anno scorso).

«Le rettifiche su crediti complessive sulle banche italiane quest'anno ammonteranno a 18 miliardi». La stima è del presidente dell'Abi, Corrado Faissola che ha sottolineato come quest'ammontare rappresenti circa l'1% del totale degli impieghi. Faissola nella conferenza stampa di fine anno ha aggiunto l'auspicio che il 2010 possa registrare un dato inferiore a quello di quest'anno».

In tenuta la raccolta: a novembre, secondo le stime del Centro Studi e Ricerche dell'associazione di Palazzo Altieri, è stata registrata una crescita tendenziale dell'8,7%, solo in lieve rallentamento rispetto al tendenziale di ottobre (+9%). Si conferma vivace la crescita della raccolta con le obbligazioni (+10,5%) a 804 miliardi, mentre la raccolta con i depositi si conferma in crescita oltre il 7% a 1.131 miliardi.

A confermare, tuttavia, la fase complicata del mondo del credito, sono in calo i prestiti bancari alle imprese a dicembre, mentre alla fine del 2010 e del 2011 i finanziamenti sono attesi in crescita, come indicato dall'Abi, che anticipa nel bollettino le stime in pubblicazione nei prossimi giorni nel rapporto Afo. Il trend dei finanziamenti alle imprese, quindi, «dovrebbe rimanere leggermente negativo a fine 2009 ma accrescersi moderatamente nel biennio 2010-2011». A dicembre quindi ci sarà un -1,1% su base annua, dopo il -1,6% di ottobre (era +6,8% alla fine dell'anno scorso), mentre alla fine del 2010 e del 2011 ci saranno rispettivamente un +2,6% e un +3,2%. Nel 2011 questi finanziamenti dovrebbero arrivare a quasi 911 miliardi.

Ritmi di sviluppo in leggera accelerazione caratterizzeranno i prestiti alle famiglie: +3,5% a dicembre (dopo il +0,9% di fine 2008) e poi +4,7% per la fine del 2010 e +6% a fine 2011. I finanziamenti a questo settore dovrebbero aumentare di circa 70 miliardi nel triennio. Un recupero è atteso sul fronte dei mutui per la casa: +4,2% a fine anno (dal -0,5% di dicembre 2008), e +6,9% e +8,1% rispettivamente a fine 2010 e fine 2011. Gli altri finanziamenti alle famiglie, conclude il bollettino Abi, dovrebbero crescere del 3,6% a dicembre (dal +2,4% di fine 2008 e dal +3,9% di ottobre di quest'anno), per attestarsi a +1,5% a dicembre 2010 e a +2,4% a fine 2011. (Al.An.)

16 dicembre 2009
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